Era sicuramente ironico, ma oggettivo. L'Inter può ancora lottare su tre fronti, quattro se si conta il Mondiale per Club. Simone Inzaghi sa che l'impresa del 2010 è stata miracolosa ma la sua squadra sta lavorando per competere su tutti i fronti, nonostante le difficoltà e allora è giusto puntualizzare, sottolineare e motivare. Il mister lo sta facendo anche con un atteggiamento diverso in campo. Lui ribadisce di essere sempre così, molto presente.


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GdS – Inzaghi, la comunicazione è cambiata: le frasi ‘nuove’. Ora non lascia passare niente
Ma - scrive La Gazzetta dello Sport - "Il cambio di passo di Simone Inzaghi si nota non solo nell'atteggiamento del corpo in campo, ma anche nelle dichiarazioni: risponde, precisa, puntualizza. Attacca. Spesso si toglie qualche sassolino (dopo la vittoria sul campo del Feyenoord ha aggiunto piccato: "Bene, ma vengo giudicato ogni due giorni e mezzo...), polemizza in campo sbraitando verso gli arbitri, uscendo - di parecchio - dalla propria area tecnica, risponde alle dichiarazioni pressanti di Antonio Conte con bordate che da Milano raggiungono Napoli con la velocità del suono".
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—Insomma, la sensazione è che il mister si stia esponendo di più a livello comunicativo. "In una parola? Veleno. Ecco cosa ha acquisito Inzaghi in questa stagione. E se a inizio anno qualcuno accusava il tecnico nerazzurro di non avere lo stesso carisma e la stessa fame di Antonio Conte, oggi si dovrà ricredere", si legge sull'articolo della rosea.
Il mister si è sempre preso la responsabilità di momenti e risultati ma ci sta mettendo ancora di più la faccia. "Inzaghi è cambiato. Fa quadrato, cerca di isolare la squadra da commenti e polemiche esterne. L'Inter è (anche) lui. Nelle stagioni vissute sulla panchina della Lazio, ma pure nelle precedenti in nerazzurro, a livello di campo Simone si concentrava spesso su un'unica competizione affidandosi sempre o quasi agli stessi uomini. In ultimo è successo lo scorso anno, con tutte le fiches puntate "all in" sul campionato della seconda stella. Decisione che ha inevitabilmente penalizzato la squadra nelle altre competizioni, eliminata per mano dell'Atletico Madrid agli ottavi di Champions League e fatta fuori allo stesso turno della Coppa Italia dal Bologna di Thiago Motta. Il turnover di quest'anno è più mirato e preciso. Tutti sono sulla corda - Taremi e Correa a parte, ma questo è un altro tema - e i vari turni di riposo dei titolarissimi consentiranno a Lautaro e compagni (non oggi, considerando che tra infortuni e calendario fitto spesso i protagonisti sono stati forzatamente spremuti) di ritrovare uomini e smalto migliore per la fase cruciale della stagione", la riflessione della rosea.

Replica a tutto
—Il mister che spesso non aveva commentato anche dichiarazioni di avversari o gli errori arbitrali o anche i giudizi dei media, sta rispondendo un po' a tutto. «Sbagliano anche gli arbitri, ma l'Inter viene trattata mediaticamente in modo diverso. Quando succede qualcosa a nostro favore si fanno trasmissioni per giorni ma quando succede contro non si dice niente», ha detto di recente Inzaghi.
Ed era una risposta a Conte che aveva parlato di errori e VAR. Aveva replicato anche dopo la sfida scudetto contro il Napoli a chi gli aveva segnato il mani dubbio di Dumfries nell'area nerazzurra: «Avevate detto che c'erano due episodi da vedere e sono curioso di vedere il contatto di McTominay su Denzel». Insomma, se proprio c'è da polemizzare su polemizzi su tutte allo stesso modo.
Quando dopo il Feyenoord gli hanno detto che la sua Inter è in corsa per Champions e Scudetto ha risposto, con ironia che più che al double l'Inter punta al Triplete, perché è in corsa ancora anche in Coppa Italia. Un po' come se tutti stessero aspettando l'errore dei nerazzurri che sono effettivamente in difficoltà a livello fisico vista l'intensità del calendario. Ma una cosa è avere dei problemi, una cosa è impiegarli come alibi. Inzaghi continua a spronare i suoi che c'è ancora da lottare nonostante le complicazioni incontrate in questa stagione. Non ultimo l'infortunio di Zielinski tre minuti dopo l'ingresso in campo nella gara col Monza. ("E non ci sono sensazioni buone in merito al suo infortunio", ha precisato il mister).
Frecciate
—Anche sul calendario aveva tirato una frecciata sul recupero con la Fiorentina nella settimana in cui l'Inter, già agli ottavi per essersi qualificati direttamente, non ha comunque potuto riposare per recuperare la sfida rinviata a dicembre: «Ho chiesto ai miei giocatori di essere più forti anche delle avversità, ma in Lega Calcio c'era un accordo per inserire il recupero ora. Non lo sapevo, ma mi adeguo», aveva detto. E qualche giorno fa ha aggiunto: «Troppe partite da giocare? A noi piace così». In mezzo a mille difficoltà, dovute a calendario folto e infortuni, il piglio del mister è un esempio per chi lo segue.
(fonte: gazzetta.it)
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