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In numeri
—La squadra nerazzurra ha acquisito nel corso degli anni, vincendo gara dopo gara e perdendo la più importante, la finale di CL, una consapevolezza palpabile. Cinque partite perse dopo quella gara col City. In Europa solo il Bayer - prossima rivale in Coppa - ha perso meno gare, tre. Mentre il Real Madrid ne ha perse 7 e 9 le ha perse il Liverpool. La squadra di Guardiola da allora ne ha perse 11. Mentre l'Inter è diventata l'unica squadra imbattuta in Champions League. E ha fatto registrare questi numeri: in 68 partite ne ha vinte 48 e pareggiate 15 con +98 di differenza reti. Un totale di 174 gol fatti e 49 subiti con 38 clean sheet.
"Inzaghi è riuscito a tirare fuori l’oro da una finale persa. Si chiama mentalità, non la trovi in giro, non è una plusvalenza, ma è il fattore più determinante che ci sia. /.../ Lui ha trovato il modo di andare dritto sull’obiettivo coinvolgendo tutto l’organico. Il risultato è una squadra che ancora si mangia le mani, a nove mesi di distanza, per una sconfitta contro l’Atletico Madrid negli ottavi di finale. Altro passaggio decisivo, di queste 68 partite. Quel k.o. è stato paradossalmente il trampolino per questa Champions, con un’Inter in grado di giocare alla pari a Manchester col City e battere a San Siro l’Arsenal. Calhanoglu e compagni si sentono un club europeo. Vogliono dimostrare di esserlo. Ma la dimensione di calcio che gioca l’Inter lascia spazio a pochi dubbi", conclude il quotidiano sportivo.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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