- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
Intervenuto nella consueta conferenza stampa della vigilia, l'allenatore della Lazio Simone Inzaghi ha presentato la sfida di San Siro contro l'Inter in programma domani sera alle 21: "Domani sarà una gara impegnativa. L'Inter una squadra forte. Ne abbiamo giocate tante di queste partite, chiedo coraggio e tantissima personalità. Troveremo un ambiente carico, stadio pieno che cercherà di incitarli sempre. Dovremo essere bravi in queste 24 ore. Ci siamo allenati poco, ma abbiamo analizzato bene la gara".
Su Conte e il loro rapporto: "Il suo ritorno è molto importante così come quello di Sarri. C'è grandissima stima, ha dimostrato ovunque è stato, ha sempre fatto bene, ha fatto la gavetta partendo dal basso. Ha una grandissima squadra, ci ha messo poco a insegnare i suoi concetti. Ci siamo incontrati spesso fuori dal campo, giocando con lo stesso modulo è una persona con cui si parla volentieri di calcio".
Inzaghi esprime il suo pensiero sulla squadra nerazzurra: "È un Inter diversa a quella di Spalletti, c'è un altro modulo, altri concetti. La squadra è cresciuta, sono stati fatti investimenti. Ho visto le prime tre gare di campionato, con Cagliari e Udinese molto bene. Secondo me potrà giocarsela fino alla fine con Juve e Napoli per lo scudetto".
Sulla partita di domani: "Dovremo fare una gara di personalità, giochiamo contro una squadra organizzata, dovremo giocarcela, poi vedremo. Ma serve coraggio, lo ripeto. L'Inter cerca tanto i propri attaccanti, cerca di lasciarli in posizione e di trovare i punti di riferimento. Noi abbiamo attaccanti un po' più diversi, che si decentrano dalla zona. I moduli sono simili, ma interpretati in modo leggermente diverso. Sono sempre grandissime partite, sappiamo che abbiamo fatto ottime partite in questo stadio. L'Inter ha preso un grandissimo allenatore, giocheremo con consapevolezza la nostra partita".
"Dobbiamo essere sempre coi piedi per terra. Non avevo bisogna di ritrovarla, dopo il Cluj avevo detto di essere sereno. Però dovevamo avere più cattiveria per non far condizionare la partita dagli episodi come contro Spal e in Romania. Abbiamo riflettuto dopo le due sconfitte, se prese nel modo giusto ci aiuteranno a crescere. Cosa ci manca? Forse di rimanere sempre umili e concentrati. Il campionato si è livellato verso l'alto, ogni partita bisognerà affrontarla con il massimo della concentrazione".
"Avevamo deciso di fare due uscite differenti sulla loro difesa. Al di là delle differenze abbiamo fatto cinque partite mettendo sotto gli avversari, anche se a volte siamo stati più alti o più bassi. I numeri sono stati schiaccianti. Abbiamo preso 6-7 pali, se al derby o a Ferrara il tiro di Caicedo fosse entrato sarebbe stato diverso il risultato. Domenica il tiro di Immobile è andato sul palo e entrato, forse perché lo abbiamo voluto, se giochiamo così gli episodi possono venire dalla nostra parte".
"Immobile? Con me si era già scusato con me personalmente, l'ha fatto non appena l'arbitro ha fischiato la fine della partita. Ieri ha fatto un bel gesto, si è scusato davanti ai compagni e alla società. Si deve ragionare per la squadra, non per gli aspetti personali. In questo siamo cresciuti molto, Immobile in 10 minuti aveva già capito a fine gara, senza che nessuno gli dicesse nulla ha chiesto scusa e ha capito. Non c'è nessun caso, è tutto risolto".
"Ci sono riflessioni da fare, sicuramente giocheremo con i nostri due attaccanti. Vedremo i quinti come staranno. Non avrò Radu, aveva 38.5 di febbre, gli altri sono convocati, dovrò vedere le condizioni perché domenica abbiamo finito con qualche crampo e risentimento. Tra stasera e domani sceglierò, sapendo che qualcosa potrò cambiare".
© RIPRODUZIONE RISERVATA