Il momento dell’Inter dopo i 3 ko nelle ultime 4 partite. Ieri c’è stato un summit tra dirigenza e squadra ad Appiano Gentile e l’edizione odierna di La Repubblica si è soffermata così sulla posizione di Simone Inzaghi: “Inzaghi è nel mirino, come sempre in questi casi. Le ultime sue mosse non hanno convinto, le formazioni iniziali né i cambi in corsa hanno convogliato consensi, come le spiegazioni che di solito dà a fine partita. Inoltre, la squadra sembra fisicamente molto indietro, troppo indietro, mentre è oramai una costante la friabilità della difesa, che si sfalda alla prime gocce degli attacchi altrui.
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Repubblica – Inter, Inzaghi ora è nel mirino: cosa non ha convinto i dirigenti
La posizione dei dirigenti
Marotta ha però voluto coprirgli le spalle, anche perché l’allenatore stava diventando un ottimo alibi, più una scusa per gli insuccessi che non la loro causa. «Inzaghi ha ancora la fiducia del club? Ma ci mancherebbe, sta facendo un ottimo lavoro, sa gestire benissimo la squadra». Perciò in discussione non è lui — con il quale in ogni caso ieri la dirigenza ha fatto una lunga analisi della situazione — bensì certi comportamenti: «Noi siamo l’Inter, vogliamo maggiore accortezza e motivazione da parte di tutti. Questa maglia va onorata nel migliore dei modi, abbiamo degli obblighi nei confronti dei 60 mila di San Siro. Dobbiamo crederci fino in fondo, la stagione è appena iniziata, la seconda stella possibile»”, si legge.
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