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"La prima: il turnover, anche spinto, non sposta nulla e anzi moltiplica le opzioni per macinare punti e vittorie. Non era scontato che andasse così, anche perché Inzaghi ha dovuto aspettare un po’ prima di vedere gli effetti della “nuova” gestione. Perché la sterzata con il passato, in questa stagione, è stata piuttosto netta fin dall’inizio e il tecnico nerazzurro ha ruotato i suoi uomini come mai in passato, ma il rendimento altalenante delle prime uscite qualche dubbio lo aveva fatto nascere. Quando non giocano i migliori, si rischia di frenare. Invece no, l’Inter ha spinto sull’acceleratore: tra Udinese e Stella Rossa Simone ha cambiato sette uomini su undici e ha ottenuto risposte da tutti".
"Oltre alle risposte di chi è stato chiamato in causa pur avendo giocato meno degli altri, poi ci sono i nervi di acciaio che Lautaro e compagni hanno sfoderato in una giornata particolare. L’Inter è scesa in campo a poche ore dall’inchiesta sugli ultras (che ieri hanno sostenuto la squadra come sempre, ma non hanno esposto lo storico striscione della curva Nord) ma la prestazione non ha risentito del contesto generale", aggiunge il quotidiano.
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