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Getty Images
Può ritenersi soddisfatto Simone Inzaghi per la sua Inter. Dopo la vittoria di Udine, successiva al derby perso, tre punti fondamentali anche in Champions League. Serviva la vittoria ed è arrivata, un 4-0 alla Stella Rossa, utile anche per la differenza reti.
"Quando il signor Felix Zwayer si è diretto di corsa a bordocampo per spiegare che per il rigore di Taremi bisognava aspettare qualche minuto a causa di un inconveniente tecnico, Simone Inzaghi era come tarantolato. La sua Inter vinceva già 3-0 e alla fine della partita mancavano una decina di minuti, ma per lui non cambiava nulla. Sempre sul pezzo, con la tensione giusta, dalla prima all’ultima azione. Simone è fatto così, la vive così, e contro la Stella Rossa voleva vedere un’Inter a sua immagine e somiglianza. Il punto esclamativo di Taremi ha dato solo l’ultima conferma, perché che l’Inter fosse tornata solida e cattiva come ai vecchi tempi lo si era capito da prima. Per quanto prestigioso, il pari di Manchester valeva pur sempre un punto, ieri contava vincere e dare continuità al successo con l’Udinese e così è stato. Di più, in una sola serata Inzaghi ha raccolto un paio di indicazioni interessanti per il futuro", analizza La Gazzetta dello Sport.
"La prima: il turnover, anche spinto, non sposta nulla e anzi moltiplica le opzioni per macinare punti e vittorie. Non era scontato che andasse così, anche perché Inzaghi ha dovuto aspettare un po’ prima di vedere gli effetti della “nuova” gestione. Perché la sterzata con il passato, in questa stagione, è stata piuttosto netta fin dall’inizio e il tecnico nerazzurro ha ruotato i suoi uomini come mai in passato, ma il rendimento altalenante delle prime uscite qualche dubbio lo aveva fatto nascere. Quando non giocano i migliori, si rischia di frenare. Invece no, l’Inter ha spinto sull’acceleratore: tra Udinese e Stella Rossa Simone ha cambiato sette uomini su undici e ha ottenuto risposte da tutti".
"Oltre alle risposte di chi è stato chiamato in causa pur avendo giocato meno degli altri, poi ci sono i nervi di acciaio che Lautaro e compagni hanno sfoderato in una giornata particolare. L’Inter è scesa in campo a poche ore dall’inchiesta sugli ultras (che ieri hanno sostenuto la squadra come sempre, ma non hanno esposto lo storico striscione della curva Nord) ma la prestazione non ha risentito del contesto generale", aggiunge il quotidiano.
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