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"Finalisti in Europa nell'anno delle dodici sconfitte in campionato e fuori agli ottavi a marzo nella stagione del tricolore da leggenda, Simone Inzaghi e la sua squadra salgono al livello superiore, quello del doppio impegno da gestire con l'obiettivo di arrivare fino in fondo. Perché dodici mesi fa la consegna per il tecnico era quella del ventesimo titolo, da vincere a ogni costo. E in ogni partita di campionato, anche quelle precedenti le sfide che valevano il primato del girone, Inzaghi ha sempre schierato in A i titolarissimi, dando spazio agli altri in Champions".
"A Monza non sarà così, perché il calendario detta le sue priorità e la condizione di alcuni uomini chiave (Calhanoglu Acerbi, Bastoni, Barella) non è ancora ottimale. Ma anche perché ormai l'Inter ha tutti titolari aggiunti, tra quelli cresciuti negli ultimi dodici mesi (Frattesi, Augusto, in parte anche Asllani, candidati a un posto oggi) e quelli appena arrivati come Zielinski e Taremi. Mercoledì all'Etihad va subito in scena la riedizione della finale di Istanbul, seguita dal derby di domenica sera, con l'Inter costretta a viaggiare giovedì mattina perché non si può decollare nella notte da Manchester. E quindi oggi contro la squadra che non centra la vittoria da più partite (ben 12, con 5 pari e 7 sconfitte) Inzaghi può cambiare la sua creatura con la ragionevole certezza di riassaporare quella vittoria in trasferta che non era arrivata né all'ultima giornata dello scorso campionato (a Verona) né a Genova il 17 agosto".
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