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Inter, il 3-5-2 di Inzaghi è prevedibile solo in teoria: tenuto testa pure al City. Lautaro…

Marco Macca Redattore 
Un 3-5-2 prevedibile solo in teoria, nei freddi numeri, ma che ha dimostrato sul campo invece di essere tutt'altro che scontato

Un 3-5-2 prevedibile solo in teoria, nei freddi numeri, ma che ha dimostrato sul campo invece di essere tutt'altro che scontato, con soluzioni innovative e di avere la tendenza a dominare. La Gazzetta dello Sport spiega così il gioco di Simone Inzaghi e dell'Inter in vista della sfida contro la Juventus:

"Una sola Inter L’inno «c’è solo l’Inter» andrebbe declinato in «c’è un’Inter sola». Ma non superficiale o scontata. Ormai Inzaghi non lascia più fissi i tre difensori: sarebbe un peccato privarsi di lanci, incursioni e superiorità in mezzo di Bastoni. Di più: Barella partecipa alla manovra come un regista, dosa le energie, non scappa sempre verso la porta, è il più completo dei centrocampisti italiani grazie a Inzaghi".

"La ricchezza vera è Lautaro che, in posizione media più arretrata di Thuram, fa il lavoro di Lukaku e anche di più, offrendo soluzioni da gol tecniche e caratteriali sconosciute in Serie A. Un sistema prevedibile soltanto in teoria. La combinazione di tecnica, tattica e agonismo ha retto anche al City, ricevendo l’impulso mentale che mancava. Ecco perché l’Inter è la più forte. Il 3-5-2 è offensivo e tendenzialmente dominante".



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