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Simone Inzaghi non si nasconde: il tecnico dell'Inter, alla sua terza stagione sulla panchina nerazzurra, punta in alto, e non si è fatto problemi a parlare di scudetto in queste conferenze estive. Tutto questo nonostante una squadra più giovane, senza elementi cardine della formazione in grado di raggiungere la finale di Champions League solamente pochi mesi fa, e con ancora alcune lacune evidente in rosa.
Un Inzaghi con una consapevolezza ancor maggiore, come sottolinea Libero: "Inzaghi che un tempo veniva richiamato dal direttore Marotta ad alzare l'asticella, ora la alza a se stesso di sua spontanea volontà e ai suoi giocatori. La finale di Champions League ha di sicuro lasciato un'abbondante dose di consapevolezza nei nerazzurri che l'hanno giocata, e i nuovi la assorbiranno di conseguenza: il mister vuole stimolare questa nuova linfa vitale per non sbagliare più in campionato, il punto debole della sua gestione finora.
L'Inter ha deciso di ripartire con una rosa di un paio di anni più giovane, se non è l'inizio di un nuovo ciclo poco ci manca, e di solito in questi casi non si pretende nulla. Non è giusto indicarelo scudetto come obiettivo dei nerazzurri dopo un mercato al risparmio, dove il trio Ausilio-Baccin-Marotta hanno dovuto calibrare anche il centesimo per riequilibrare i conti della società - e della proprietà".
"Eppure il tecnico si assume questa responsabilità, chiedendo a se stesso un ulteriore salto di qualità. Rispetto ad un anno fa, quando la comunicazione era ben più prudente, è una rivoluzione. L'Inzaghi che comincia il terzo anno nell'Inter è molto diverso dall'Inzaghi che era arrivato dalla Lazio. Ora è padrone del ruolo e del mondo nerazzurro. Sa che la tifoseria ha apprezzato la sua resistenza alle critiche e la sua capacità di uscire dal periodo di crisi. Sa di essere in vetrina se è vero che la Uefa lo ha inserito sul podio dei migliori tecnici della stagione (con Guardiola e Spalletti: ) - per la cronaca, Inzaghi elenca tutte le persone con cui condivide l'onorificenza. Sa che la rosa, ora più giovane, lo stima e lo segue. Anche se non è da scudetto, lui pensa che lo sia".
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