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L'Inter torna a vincere dopo la sconfitta nel derby. La cosa importante è che si è rivista una squadra aggressiva, con la voglia di vincere. E Inzaghi di questo è felice, anche se sa che la strada è ancora lunga e qualcosa da sistemare ancora c'è.
"Prima ancora del gol lampo di Frattesi, prima della resurrezione di Lautaro, Simone Inzaghi lo aveva visto nello sguardo dei suoi: «I loro occhi in settimana parlavano chiaro». Lo aveva capito presto il tecnico nerazzurro, l’Inter aveva fame di vittoria e ha azzannato la partita di Udine come ai tempi belli dello scudetto. Dopo il derby Simone aveva alzato la guardia sugli approcci tra primo e secondo tempo, ieri ha avuto la risposta che cercava. L’Inter sa essere ancora tremendamente aggressiva e quelli in maglia bianconera ne sanno qualcosa. E allora avanti così, feroci e concreti, ma il lavoro non è finito: dietro si balla come mai, siamo a un gol incassato a partita. Eccolo il prossimo livello al quale l’Inter dovrà tornare ad accomodarsi se vorrà tenersi stretto lo scudetto", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Inzaghi lo sa e lo ammette: un problema c’è. Ma il rischio più grande, quello di una squadra depressa dopo la sconfitta col Milan della settimana scorsa, è stato immediatamente scongiurato ed è un gran bel punto di ripartenza. La tesi del tecnico è essenziale, difficile dargli torto: mai come stavolta contava vincere e la sua Inter lo ha fatto. Di sola benzina per le gambe e per la mente - come quella che il primo successo stagionale in trasferta pomperà nei nerazzurri - però non si può vivere, perché tra il gol di Frattesi e la doppietta di Lautaro ci sono altre due reti subite e la cosa sta diventando una pericolosa abitudine. L’Inter ha subito almeno due gol per la terza volta in questo campionato, siamo già oltre l’intero girone d’andata della scorsa stagione (quando le partite con 2 o più reti al passivo erano state due)", aggiunge il quotidiano.
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