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CorSera – Inzaghi chiamato a ripetersi per entrare nella storia dell’Inter. Serve partenza lampo

Andrea Della Sala Redattore 
Il tecnico dell'Inter ha firmato ieri il rinnovo del contratto fino al 2026 e oggi riprenderà a lavorare ad Appiano in vista della prossima stagione

Inzaghi e l'Inter ancora insieme, fino al 2026. Il tecnico ha firmato ieri il rinnovo del contratto col club nerazzurro e oggi inizia a preparare la nuova stagione quella in cui dovrà difendere il titolo di campione d'Italia.

"Simone Inzaghi, con un nuovo contratto, che al di là dei soldi vuol dire fiducia, è bravo a lavorare sotto pressione: lo ha dimostrato vincendo tante finali e lo ha dimostrato lungo i mesi di un campionato che non poteva sbagliare. Simone ha vinto lo scudetto al terzo tentativo, dopo averne regalato uno al Milan e dopo aver dato il via libera al Napoli di Spalletti senza combattere. Ci ha messo un po’ a trovare la quadra della sua Inter, ma nella scorsa stagione si è preso la rivincita, mostrando un calcio bellissimo, una squadra organizzata e migliorando tutti i giocatori, soprattutto Calhanoglu e Thuram, fondamentali nella caccia alla seconda stella. Adesso è chiamato a ripetersi per entrare nella storia nerazzurra: soltanto Mancini e Mourinho, per restare nell’epoca moderna, hanno concesso il bis. E prima di loro, Foni negli anni ’50 e il Mago Herrera. Grandi nomi che intrigano Simone, chiamato a zittire i suoi detrattori permanenti, anche tra i suoi colleghi", scrive il Corriere della Sera.

"All’Inter servono equilibrio e maturità. E una partenza lampo per tenere lontani Conte e Thiago Motta, diversamente pericolosi. L’appagamento, dopo una volata fantastica, è il peggiore dei nemici. Juve e Napoli sono dei cantieri aperti. Inzaghi invece riparte dalla stessa squadra di un anno fa, migliorata da Marotta e Ausilio, giganti sul mercato, che consente una partenza sprint per prendersi un po’ di vantaggio e crescere in autostima. La regina si raduna oggi, 13 luglio, lo stesso giorno dell’anno scorso e al di là della scaramanzia, l’obbligo è migliorare in Europa e confermarsi in campionato. Inzaghi non deve dilapidare il vantaggio accumulato, che è il bene più prezioso dell’Inter", aggiunge il quotidiano.