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Inter a caccia della vittoria in trasferta. Inzaghi si aspetta risposte dal capo tribù Lautaro

Andrea Della Sala Redattore 
Il tecnico riproporrà la coppia Lautaro-Thuram come nel derby. Al posto dell'infortunato Barella ecco Frattesi dal 1'

Dopo la sconfitta nel derby, l'Inter deve rialzarsi subito in casa dell'Udinese. Inzaghi non farà tanti cambi e punterà di nuovo sulla coppia d'accatto composta da Lautaro e Thuram, con Taremi almeno inizialmente in panchina.

"Inter, ti ricordi come si fa? L’ultima vittoria lontano da San Siro è datata 10 maggio a Frosinone, quando Lautaro ha segnato l’ultimo gol in maglia nerazzurra (finì 5-0). C’era ancora Zhang presidente, c’erano i postumi dello scudetto della seconda stella, che forse è il caso di dichiarare ufficialmente conclusi dopo il derby perso senza possibilità di replica domenica scorsa. A Udine, dove ad aprile Inzaghi raccolse all’ultimo tuffo grazie a Frattesi la vittoria che consegnò a tutto l’ambiente la certezza del traguardo raggiunto, l’Inter ricomincia dai 7 punti in meno rispetto allo scorso avvio di campionato, quando era a punteggio pieno dopo le prime cinque giornate. E dovrebbe ripartire da otto giocatori su undici tra quelli che hanno iniziato il derby, con Barella (ko), Pavard e Dumfries fuori per Frattesi, Bisseck e Darmian", scrive il Corriere della Sera.

"Nessuna rivoluzione quindi, con Inzaghi che deve portare alla forma migliore il gruppo senza perdere altri punti e certezze. Le condizioni precarie di Lautaro e Mkhitaryan (ma ovviamente non solo loro) hanno costretto i nerazzurri a una gara tutta in salita contro il Milan: saranno bastati questi sei giorni ai due leader per riprendere un po’ di tono e (ri)cominciare a fare la voce grossa? Senza Barella fuori fino a dopo la sosta, Inzaghi chiede a Frattesi di incidere anche da titolare, una cosa che finora gli è riuscita poco. Ma i segnali più forti devono arrivare dal capo tribù, perché Lautaro vuole a tutti i costi battere la stanchezza e l’astinenza. Nonostante le corpose attenuanti di una preparazione atletica frammentaria, se il Toro gioca dall’inizio vuol dire che dà garanzie sufficienti. E che un’altra prestazione in affanno come a Monza e nel derby non è prevista", aggiunge il quotidiano.