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Inzaghi, rivincita gigantesca: l’Inter continua a strabiliare in Champions League

Fabio Alampi Redattore 

Il tecnico nerazzurro ha preparato come meglio non avrebbe potuto il derby dei semifinale di andata contro il Milan

L'Inter vince il derby di Champions League contro il Milan e fa un piccolo passo verso la finale di Istanbul: Inzaghi prepara il match in maniera perfetta, Dzeko e Mkhitaryan mettono il sigillo sulla semifinale di andata. La Gazzetta dello Sport sottolinea i meriti del tecnico nerazzurro: "Simone Inzaghi ha passato mesi e mesi a rimuginare sullo scudetto perduto: il pensiero, umanissimo, era conficcato nella testa e nel cuore, ma ieri forse il tecnico interista ha estratto dolcemente la freccia una volta per tutte. Si è preso una rivincita gigantesca, forse impensabile perché arrivata un attimo prima della finale di Champions: potrebbe cambiare il senso stesso della rivalità tra lui e il Diavolo, ormai ex campione di Italia. Tra lui e Stefano Pioli, ieri battuto nella partita a scacchi sin dalla prima mossa.

Inzaghi ha presentato un battaglione da combattimento, una squadra col sangue agli occhi e superiore dal punto di vista fisico: è come se i suoi abbiano preso il volo al momento opportuno. Dopo aver annaspato per mesi e complicato con 11 k.o. la classifica della A, sono usciti dall'acqua giusto in tempo per raddrizzare la corsa in campionato e volare ancora più su in Europa. Nella buona e nella cattiva sorte, molto è stato ed è merito dell'allenatore, che ieri ha toccato la vetta più alta della carriera e lanciato un messaggio indiretto pure ai colleghi Ancelotti e Guardiola".

"Certo, il rimpianto del vecchio scudetto perso e i saliscendi in campionato in questa stramba stagione, ma nelle coppe il cammino di Simone è stato sempre saldo, a tratto eroico. La finale di Coppa in Italia è un primo nobile traguardo, ma è in Champions che l'Inter ha strabiliato e continua a strabiliare. Già scavallare l'ostacolo di un girone con Barça e Bayern sapeva di impresa, ma adesso il tecnico vede davvero il profilo sinuoso di Istanbul, ponte tra Oriente e Occidente. La città sede della finale del 10 giugno sta in mezzo tra lui e il presidente Zhang, suo amico cinese e sponsor principale anche nelle giornate più difficili ad Appiano. Per arrivare lì e affrontare alla pari o Carletto o Pep serve ancora l'altra metà dell'opera, e lo stesso allenatore nerazzurro per il momento non può che tenere i piedi piantati con il cemento al suolo di San Siro. [...] Chissà se sia vero, se d'estate immaginava di stare sul serio a queste altezze europee, ma Simone quel sogno potrà nutrirlo sul serio. Può andare oltre perché vincere la Coppa non è impossibile: stare accanto al mago Herrera e Mourinho è il nuovo obiettivo".