Inzaghi chiede una scossa all’Inter. Problema di gestione, confronto con tutta la squadra

Dopo la partita buttata al vento nel finale contro la Juve, ieri il confronto tra Inzaghi e tutta la squadra. Nessun dramma, ma la volontà di capire gli errori e ripartire per non fermarsi più. Anche perché il ritmo del Napoli non consente altri stop.

"Mezzora intensa, tutti seduti davanti a uno schermo per rileggere gli errori del derby di Italia, troppi, e sottolineare quel po’ di positivo che qua e là si è intravisto. Forse, però, ad Appiano sarebbero bastati dei lettini su cui adagiarsi per un bagno collettivo nella psicanalisi. È proprio nella testa il problema dell’Inter che oggi cerca la ripartenza a Empoli. I nerazzurri vogliono riprendere la via smarrita subito, per questo hanno ascoltato con molta attenzione il discorso dell’allenatore e condito ieri da immagini video della sfida di domenica. Poi la sera, nel ritiro di fronte a Coverciano, hanno visto il Napoli dell’ex Conte fuggire a +7: la necessità di non farlo scappare troppo si è fatta urgente", scrive La Gazzetta dello Sport.

Già a caldo a San Siro Simone Inzaghi era infuriato per i due punti al macero, ma non aveva perso severità neanche ieri, 48 ore dopo la rimonta di Yildiz. Così ha pronunciato parole nette, rotonde, sulla necessità di ripartire, senza fermarsi più. Già le antenne erano state rialzate in un incontro simile ad Appiano dopo il derby sciagurato del 22 settembre e da quel momento erano arrivate cinque vittorie di fila, ossigeno puro. Poi ecco il rallentamento beffardo con la Signora, senza contare il nuovo colpo napoletano a San Siro che allontana la vetta. In casa Inter non sono comunque stati lanciati allarmi, nessuna voglia di drammatizzare oltre misura, nonostante i punti in meno (e i gol subiti in più) rispetto all’anno scorso c’è tempo e spazio per recuperare. Se si è passati, però, da 22 punti con soli 5 reti incassate a 18 con 13 palloni raccolti in rete nel singhiozzante 2024-25, un problema alla radice esiste. Inzaghi vuole affrontarlo prima che sia troppo tardi.

"Per parlare alla squadra Simone ha aspettato la vigilia pre-Empoli, anche perché lunedì la ferita della rimonta bruciava ancora sotto pelle e tre titolari avevano un appuntamento mondano sul lungo Senna. Così, dopo una prima approfondita discussione con i suoi collaboratori il giorno dopo il match, solo ieri Inzaghi si è rivolto alla la compagnia al completo. Ha ritrovato anche Calhanoglu, Lautaro e Sommer, tutti reduci dalla cerimonia per il Pallone d’oro, e ha girato attorno ad alcune parole chiave, una su tutte: “gestione”, la chiave di tutto. Gestione mentale, ma anche fisica e tecnica: tradotto, non farsi travolgere nelle difficoltà, restare saggi ed evitare assalti garibaldini inutili, quelli che domenica hanno aperto il fianco alle ripartenze di Thiago Motta. La sua squadra deve tornare a “governare” i momenti della partita, ciò che spesso è mancato soprattutto nei finali di gara. Delle tredici reti subite, sei sono arrivate dall’80° in poi: non è un caso, e Inzaghi lo ha ripetuto mentre chiedeva la stessa cattiveria dell’anno del tricolore. Una partita come quella con la Juve, l’Inter della stagione passata non l’avrebbe mai persa, ecco uno dei concetti chiave nel faccia a faccia", aggiunge il quotidiano.