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Inzaghi: “Serve Inter speciale, ricordi non portano punti. Scudetto in scontri diretti. Palacios…”

Daniele Vitiello Redattore/inviato 
L'allenatore nerazzurro risponde alle domande dei giornalisti presenti ad Appiano Gentile nel giorno che precede la sfida con i rossoneri

La musica della Champions è ancora nelle orecchie di Simone Inzaghi e i suoi calciatori, ma è già tempo di voltare pagina. Il campionato porrà domani i nerazzurri di fronte alla sfida delle sfide, il derby con il Milan di Paulo Fonseca che alla quinta giornata potrebbe essere già da dentro o fuori per le ambizioni rossonere. E allora bisognerà prepararla bene, tralasciando l'eco della coppa dalle grandi orecchie e il favore di un pronostico pronto a essere ribaltato in queste occasioni. Nel giorno di vigilia, come di consueto, spazio alle parole del mister in conferenza stampa.

Tutte da leggere su Fcinter1908.it, presente ad Appiano Gentile con il proprio inviato.

Ha definito gigantesca l'Inter contro il City. Cosa hai chiesto per domani?

"Sappiamo che partita andremo a incontrare, cosa rappresenta il derby per noi, per la società e per i tifosi. Ci vorrà una Inter speciale. Dopo una partita come quella in Europa abbiamo speso tante energie, ma in partite come queste trovi energie che neanche tu pensavi di avere".

Cosa avete ancora da dimostrare?

"Tantissimo. La stagione è appena cominciata, i derby passati non dobbiamo neanche pensarli. I ricordi non portano gol e punti. Giochiamo contro una squadra che ha ottimi giocatori".

Come si combatte il rischio di pancia piena?

"Non deve capitare. Troveremo un Milan che col Venezia ha fatto un'ottima gara, prima di perdere col Liverpool. Mi sto concentrando comunque su quello che dovremo fare noi: una gara di corsa, concentrazione e determinazione. I derby vanno al di là dei pronostici, saranno fondamentali i dettagli".


Pensi di aver gestito al meglio il turnover? Può essere una spallata decisiva per il Milan?

"Cerco di concentrarmi su casa nostra e sulle cose nelle quali posso incidere. Sul turnover dico che non esistono titolari: ho grandissimo rispetto e considerazione di tutti. Loro, come stanno facendo, hanno il dovere di mettermi in difficoltà. Oggi ci sarà l'ultimo allenamento, ho qualche dubbio che scioglierò domani mattina".

Come si prepara un derby avendone vinti sei di fila?

"Sappiamo ciò che abbiamo fatto, ma troveremo un'ottima squadra di là, con un ottimo allenatore, già incontrato tante volte a Roma. Dovremo farci trovare pronti con l'organizzazione, le qualità e i principi che ci hanno già fatto fare bene".

Sei derby vinti tutti contro Pioli. Con Fonseca cambia qualcosa?

"Il Milan ha cambiato in queste partite, alternando dei momenti in cui sono stati più aggressivi e a volte meno. Bisogna essere bravi a lavorare sui dettagli e a ragionare nel corso dei novanta minuti".

L'Inter si sente più forte del Milan?

"Noi ci sentiamo forti contro tutti. Gli ultimi derby sono stati positivi, ma ora guardiamo al presente e alla partita di domani. Sarà estremamente difficile per noi. Fonseca ha detto di aver trovato una squadra che ha lavorato molto bene, come bene ha lavorato la mia".

Diverse occasioni sprecate sotto porta. C'è un problema di cattiveria e cinismo?

"Nelle ultime due abbiamo fatto un solo gol, ma abbiamo creato e siamo in standard con le prime dello scorso anno. Sappiamo che possiamo sempre migliorare, stiamo lavorando sulla finalizzazione e sull'assist. E' un dato da tenere sotto controllo, cercando di migliorare".

La Champions costringerà a concentrarsi più sulle piccole?

"Ci saranno due partite in più. Per forza porterà via energie fisiche e mentali, ma io penso che i campionati si vincono negli scontri diretti. Ovviamente grande importanza anche alle piccole, che nelle prime 5 partite sembra diano parecchio fastidio a tutti".

Tra i dubbi per domani c'è anche Lautaro?

"Ho dei dubbi perché devo vedere l'allenamento di oggi, anche lo stato di chi ha giocato a Manchester. Su Lautaro non c'è nessun caso. Ha giocato un anno intero, è tornato prima per essere subito pronto e anche ieri ha fatto un ottimo allenamento. Se starà bene giocherà senza dubbio dal primo minuto".

Dumfries domani titolare?

"Sta bene, è entrato bene nelle varie partite. È uno dei ballottaggi, Darmian ha fatto un'ottima gara a Manchester e Denzel è entrato molto bene. È uno dei due dubbi che mi porterò fino a domani, ogni volta devo poter scegliere il giocatore migliore per ciascuna partita".

A che punto è Palacios?

"Sta bene, sta lavorando bene. Non parla italiano, non parla inglese, parla solo spagnolo: ci stanno aiutando tanto Correa e Lautaro, però è un ragazzo di ottime prospettive che sta guardando i suoi compagni e sta cercando di imparare. Ha grandissima tecnica, legge il gioco e su una difesa a tre sta cercando di inserirsi nel migliore dei modi. Vederlo lavorare è un piacere, lo vedi proprio che ha voglia di imparare. Essendo da poco arrivato lo stiamo mettendo insieme a Bastoni a fare il braccetto. Per le letture che fa e per come imposta il gioco secondo me può fare anche il centrale".

L'Inter ha più senso di appartenenza del Milan?

"I miei giocatori hanno un forte senso di appartenenza, sono molto legati alla maglia e ai tifosi. Non so al Milan. Questa cosa comunque ti fa dare qualcosa in più in campo. Domani restano comunque tante incognite che dobbiamo essere bravi a leggere".