«A casa mi sono rotto il quinto metatarso, giocavamo con porta del camino e porta del bagno con due calze a scartarci, gli faccio mezza finta e non si sa perché e mi sono rotto un piede. Già giocavo nel Piacenza, negli Allievi. Mi sono rimesso a letto pensando che stavo sognando di essermi rotto un dito mentre giocavo in casa, ma quella volta ho dovuto spiegarlo al club».Pippo Inzaghi, a Skysport, ha parlato del suo rapporto con il fratello Simone, allenatore dell'Inter.
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Pippo Inzaghi: “Simone ha più tensioni di me, ma ci salva il lavoro”
-Soffrite l'uno per l'altro?
Sicuramente lui ha più tensioni di me. Allenando certe squadre, l'ho provato sulla mia pelle, non è semplice. A volte quando perdi se non hai forza dentro di te, ti danno tutti addosso. Non è facile, specie con i social. Però penso che alla fine quello che ci salva è il lavoro, la passione. C'è stata una volta in cui era il mio capitano, al San Nicolò. I miei genitori ci hanno fatto studiare ma ci hanno dato begli insegnamenti. Era una coppia affiatata, ci ha cresciuto con amore ed è quello che speriamo ai nostri figli, ecco. Oggi c'era Simone a Reggio, adesso facciamo anche l'amichevole il 22 a Reggio, facciamo Reggina-Inter.
-Quando potrebbe influenzare questa pausa così lunga il campionato?
Sono curioso anche io perché non è mai successo, solo in Germania accadeva. La Serie B si ferma tre settimane e non è la stessa cosa. So che è stato a Malta, non ho sentito Simone, ma tante squadre hanno messo amichevoli importanti.
(Fonte: Skysport)
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