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Mourinho e il ‘telefono’ rivolto a Pairetto. Tutte le ipotesi sul gesto del tecnico

Eva A. Provenzano

12 anni fa il 20 febbraio era arrivato l'eloquentissimo gesto delle manette da parte del portoghese in Inter-Samp. Ora un nuovo simbolo: cosa voleva intendere?

Quello delle manette era stato il gesto diretto verso l'arbitro. Il gesto delle manette in Inter-Samp arrivò il 20 febbraio del 2010 e 12 anni dopo José Mourinho ha trovato un altro gesto che fa parlare di sé. La cornetta del telefono rivolta all'arbitro in campo, Pairetto, ha aperto a diverse ipotesi. Era il direttore di gara di Verona-Roma e l'allenatore giallorosso lo ha contestato, lasciando un alone di mistero su cosa volesse intendere per davvero, dato che poi non ha rilasciato alcun commento nel post-partita.

Così, intanto che arriverà il verdetto del giudice sportivo - che deciderà in base al referto dell'arbitro - sono diverse nell'ambiente attorno alla Roma le ipotesi che si fanno sul significato del gesto. E a proposito di questo sul sito de La Gazzetta dello Sport si legge:

"C’è chi dice che il riferimento fosse alle telefonate che riceveva il padre ai tempi di Calciopoli, chi addirittura si è spinto a pensare che il riferimento fosse al fratello che lavora nella Juventus, chi invece pensa che si riferisse ad eventuali chiamate tra arbitri per danneggiare la Roma. C’è chi pensa che Mourinho volesse intendere: "Dopo ti chiamo e te ne dico quattro" e chi, infine, si limita ad ammettere: "Il telefono sono le manette del 2022, peccato che non arriverà il triplete".