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Nella serata di ieri, sulle frequenze di Cadena Cope, Isco Alarcòn ha lanciato un altro messaggio netto al Real Madrid. Ospite della trasmissione 'El Partidazo', il centrocampista della nazionale spagnola ha chiarito la sua posizione nella rosa di Zidane, aprendo la porta ad un possibile addio a fine stagione.
Tutte le pretendenti al giocatore possono sperare. Le sue parole non lasciano spazio a dubbi: "Andare via a Natale non è un’opzione che contemplo. Non mi arrenderò così facilmente, ma se a fine stagione vedrò che i minuti accumulati saranno pochissimi, allora mi cercherò un’altra soluzione. Ho 24 anni e, se non trovo posto nell’undici titolare, vorrei fare un passo oltre. So che posso avere successo e se non sarà qui, dove mi piacerebbe, posso farlo altrove. Sono contento nel Real Madrid, ma ciò che desidera un calciatore è fare progressi. Se qui non mi è possibile farlo, non avrò problemi nell’andare via. Questo sì, non mi arrenderò facilmente".
All’ascolto di queste parole, gli intervistatori hanno proposto ad Isco due soluzioni: "Firmare per il Barcellona? Voglio alzare trofei con il Real Madrid, ho già detto che non penso a nessun altra squadra. Certo che se non gioco è dura, ma il mio obiettivo è vincere qui a Madrid. Non ti abitui mai ad essere una riserva. Non è piacevole vederti fuori ogni giorno, però questo è il calcio: possono giocare solo in 11 e il Real Madrid è la miglior squadra del mondo. Un ritorno a Malaga? Sono molto contento al Real Madrid, ma la verità è che l’opzione Malaga esiste. E’ casa mia, la mia città, la mia terra, e lì sono stato molto felice. Ho parlato con il presidente un paio di volte, in amicizia".
Sul rapporto con gli allenatori che lo hanno guidato a Madrid, Isco non si è affatto nascosto, ribadendo quelle che sono le sue colpe: "Zidane? Lui non è ingiusto con me. Fa giocare chi se lo merita, chi sta meglio. Se viene Ancelotti e non riesco ad essere un titolare indiscutibile, poi viene Benitez, viene Zidane e… non cambia niente, allora capisco che il responsabile sono io e questo mi motiva. Zidane mi ha detto che gli piacevo molto e mi ha consigliato di lavorare, perché tutto dipende da me. Fischi del Bernabeu? Li sento e mi fanno male, ma il Bernabeu è esigente. Se hanno fischiato Cristiano, come possono non fischiare gli altri… Non vado comunque a cambiare il mio stile perché mi fischiano. Sono audace, è il mio carattere e proprio essendo così sono arrivato dove sono. Questo calcio è la mia essenza".
Infine, Isco ha commentato le voci di crisi sulla BBC (Bale, Benzema e Cristiano), chiudendo l’intervista con il suo pronostico per il Pallone d’Oro e con una battuta sul suo cane, di nome... Messi: "BBC? A me piace giocare di squadra, ma davanti abbiamo tre proiettili che vivono di contropiedi e questo per noi è fondamentale. Non si può dire che senza la BBC giochiamo meglio. Con loro abbiamo vinto due Champions, la Copa del Rey, il Mondiale per Club, la Supercoppa… Se qualcosa funziona, non credo debba essere cambiato. Pallone d’Oro? Cristiano se lo merita, ha vinto la Champions, l’Europeo e ha segnato tanti gol. Il mio cane ‘Messi’? E’ del Real Madrid da quando è nato (ride)".
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