Il tecnico dell'Italia ha avuto conferme nella tournée in Usa e ora avrà ancora qualche mese per scogliere gli ultimi dubbi
Il tecnico dell'Italia Luciano Spalletti ha avuto conferme nella tournée in Usa e ora avrà ancora qualche mese per scogliere gli ultimi dubbi in vista dell'Europeo.
"Il c.t. tra due mesi convocherà 28-29 giocatori da cui ricavare, entro la mezzanotte del 7 giugno, i magnifici 23 «che sono pochi per un torneo così stressante», si lamenta prima di lasciare la Red Bull Arena, teatro dell’ultima amichevole contro l’Ecuador. Diciannove posti sono più o meno assegnati, al di là degli infortuni o di improvvisi scadimenti di forma. Ne restano 4 e chi è in corsa dovrà sprintare nelle ultime nove giornate di campionato per arrivare al traguardo", scrive il Corriere della Sera.
Di Lorenzo e Darmian, a cui non rinuncerà, possono giocare sul centrodestra nella difesa a tre o essere avanzati a centrocampo. Stesso discorso per Cambiaso, che la prima maglia azzurra l’ha avuta con il Venezuela. Lo juventino, salvo sorprese, ha il posto garantito. Come Dimarco. Udogie, che all’allenatore azzurro piace perché ha la cosiddetta «scocca», cioè il fisico, qui ha fatto un passo indietro e non ha sfruttato bene l’occasione. Ma è in corsa. Tra i difensori centrali molto ruota intorno a Acerbi. Se l’interista riceverà una lunga squalifica, Spalletti lo lascerà a casa e in quel caso il posto dovrebbe spettare a Calafiori, mai in Nazionale sino adesso. Sicuri Bastoni, Scalvini e Buongiorno. Bocciato Gatti, che non faceva neppure parte del gruppo negli Usa.
In mezzo al campo non ci dovrebbero essere sorprese: Barella e Jorginho, come dimostrato a Harrison, sono la coppia più affidabile. Sarà recuperato Cristante e probabilmente confermato Locatelli. Bonaventura, impiegato basso con il Venezuela e sostituito dopo un tempo, dovrà giocare un gran finale di stagione con la Fiorentina se vorrà rientrare. Anche per quanto riguarda gli esterni o incursori del 3-4-2-1, Spalletti ha le idee chiare. Chiesa, il nostro Sinner, deve crescere di rendimento però è uno dei punti fermi. Zaniolo, indisciplinato tatticamente, ma che si butta negli spazi senza dare punti di riferimento, si è guadagnato il posto pur giocando poco nell’Aston Villa. Lorenzo Pellegrini ha sorpassato Bonaventura mentre Frattesi, uno di quelli con il vizio della Play Station, non corre rischi. El Shaarawy potrebbe entrare in gioco più di Zaccagni, almeno per il ruolo di riserva.