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Sarà il Belgio di Romelu Lukaku la prossima avversaria dell'Italia agli Europei. Sfida delicata ai quarti di finale per gli azzurri che sperano di poter arrivare fino in fondo alla competizione. La Gazzetta dello Sport si sofferma sui punti di forza della selezione di Martinez: "Squadra consapevole della sua forza, prima nel ranking Fifa, entra sempre in campo per risolvere la situazione con un possesso non esagerato e una squadra non alta, ma che sa partire in velocità sulle spalle di Lukaku e sfruttare i punti deboli dei rivali. Non si sbilancia, sa attendere. Il punto di forza è naturalmente il tridente d’attacco. Nel 3-4-2-1 di Martinez, le posizioni sono fisse tranne quelle di Lukaku e De Bruyne. L’interista parte al centro, con De Bruyne a destra, ma in fase di copertura spesso i due si scambiano di posto, mentre Hazard arretra un po’, quasi affiancando il fratello Thorgan, e disegnando un 3-5-2 che pende a sinistra".
L'Italia ha ovviamente le sue carte da giocarsi, sperando di approfittare dei punti deboli di Lukaku e compagni: "Il punto debole sembra la difesa, agguerrita, potente, ma che potrebbe subire i colpi di un’Italia che vada all’attacco in massa. Il problema però è scoprirsi. Se contro Svizzera e Turchia potevamo permetterci Bonucci e Chiellini alti, già con l’Austria, Arnautovic e Sabitzer la storia è cambiata. Però i precedenti tra Juve e Inter insegnano che Lukaku ha sofferto sempre la morsa dei due centrali bianconeri. Chiellini, con la sua aggressività, gli ha impedito di andare dritto in porta ma anche di girarsi per fare la sponda. Con tutto il rispetto per Acerbi, recuperare il capitano sarebbe il primo punto a favore. In realtà il Belgio non ha una precisa debolezza, è un collettivo compatto: se l’attacco perde colpi la difesa ne risente, e viceversa".
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