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Italia, Cristante: “Il nostro centrocampo è davvero forte. Possiamo vincere”

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Le parole del centrocampista: "Tutti i 26 giocatori siano un gruppo forte e il modo in cui giochiamo lo sta dimostrando"

Marco Astori

Bryan Cristante, centrocampista della Roma e dell'Italia, ha concesso un'intervista ai microfoni di Tuttosport. Queste le sue dichiarazioni in merito al cammino degli azzurri fin qui.

Il reparto che è uno dei segreti delle prestazioni dell’Italia è il centrocampo di cui lui fa parte: quanto è forte?

«È davvero forte, ma non credo che la chiave sia solo il centrocampo. Tutti i 26 giocatori siano un gruppo forte e il modo in cui giochiamo lo sta dimostrando. Penso di poter aiutare in ogni situazione. Quando mi dicono di giocare, cerco sempre di dare il massimo».

Che cosa hai provato nel ritrovare i tifosi sugli spalti?

«E’ stata la cosa più bella da vedere, dopo le nostre vittorie, ovviamente. È stata una bella emozione rivedere i tifosi sugli spalti. Bello per noi in campo e bello per l’atmosfera e per tutti. In più nel “mio” stadio: è sempre bello giocare in Nazionale ed è stato ancora meglio giocare a Roma. Non dimenticherai mai le partite che hai giocato in tornei così importanti. Ora Wembley: giocheremo le nostre partite in stadi storici, il che le rende più interessanti e ti fa venire voglia di giocarle».

Quanto è bello far parte di questo gruppo?

«Molto bello. Penso che sia l’ingrediente chiave, perché nelle competizioni così difficili come questa, in cui trascorri così tanto tempo insieme al campo, quasi 24 ore al giorno Penso che sia davvero importante che tutti vadano d’accordo, e questo è il caso con no. Tutti e 26 siamo importanti, in modi diversi, ovviamente, ma penso che ogni giocatore sia essenziale in una competizione come questa. La cosa che ha davvero sorpreso di più è il gruppo, perché avere questi 26 giocatori, tutti partecipanti allo stesso modo e con lo stesso entusiasmo. Penso che sia la cosa più sorprendente di questa Nazionale. È ciò che ci consente di esibirci così bene. Sono sicuramente momenti bellissimi i festeggiamenti dopo le nostre vittorie. Ma anche durante la settimana, quando hai bisogno di abbassare la testa e metterti al lavoro, c’è sempre tempo per scherzare e ridere insieme».

L’Austria è la prossima avversaria: hai iniziato a studiarli?

«Sì, abbiamo avuto una settimana più lunga per prepararci. Stiamo studiando il nostro avversario, che è forte, e sicuramente saremo pronti a Wembley. David Alaba è sicuramente il loro giocatore più decorato. Ha vinto molti trofei compresi quelli europei».

State per battere un record che dura da più di 80 anni: 31 partite senza sconfitte. Ti senti come se stessi facendo la storia con la Nazionale italiana?

«È sempre un piacere battere un record, perché significa che stai andando bene ma ciò che conta sono i trofei. Se i record possono portare a trofei, sono i benvenuti».

Mancini non ha mai nascosto le sue ambizioni di arrivare fino in fondo. Quanto ci credi e quanto è possibile vincere questo torneo?

«È possibile. Lo abbiamo dimostrato. Ci sono tante squadre forti, lo sappiamo. Non è affatto facile, ma, come ho detto prima, giocheremo le carte che ci vengono date e vogliamo arrivare fino in fondo».

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