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Italia, ecco Ventura: “Ripartiamo uniti. Tempo e spazio ai giovani”

L'allenatore si è ufficialmente presentato come nuovo ct della nazionale italiana. Ecco le sue prime parole su Conte, sui giovani e su Pellè

fcinter reda

Si presenta ufficialmente Giampiero Ventura, nuovo commissario tecnico della nazionale italiana. Queste le sue prime parole: "Sono felice di essere qui, sono orgoglioso di essere stato scelto a rappresentare una delle nazioni più importante a livello calcistico. Ringrazio Tavecchio, ma anche Conte che mi ha lasciato una squadra con delle conoscenze e con la cultura del lavoro, per me fondamentale. Parto per questo leggermente avvantaggiato, rispetto a come è partito lui. L'europeo ci ha dato la consapevolezza che con compattezza, unione, e conoscenze,si possono raggiungere risultati importanti.  Abbiamo la possibilità di ritagliarci uno spazio da protagonisti. Questo è un momento storico, perché tutti gli italiani sono stati vicinissimi alla squadra allenata da Antonio Conte.

Sui giovani: " Ci vuole il tempo necessario per dare la possibilità ai giovani di giocare, sarà importante farlo senza bruciarli. La base è quella dell'europeo, non c'è tempo di cambiare, ma vale la pena dare fiducia ai giovani. Ci sono diverse annate nel calcio, quelle dove vengono fuori difensori, quelle dove emergono molti centrocampisti, adesso si sono messi in mostra molti esterni giovani e promettenti come esterni El Shaarawy o Bonaventura. Il modulo 3-5-2 va a penalizzare gli esterni, ma dobbiamo pensare a qualificarci, e per questo dobbiamo cambiare gradualmente, immettendo piano piano giovani di talento.

Su Pellè che si è trasferito in Cina: "Questo è tutto da verificare, il problema al 50% è la Cina al 50% lo stipendio importante. Il calciatore dovrà essere forte caratterialmente e psicologicamente per riuscire ad avere la rabbia dentro. Per esempio Diamanti quando andò in Cina, pur avendo qualità importanti, perse la nazionale. Comunque parlerò con tutti i 23, ed anche con Pellè,  perché aldilà del rigore sbagliato che ha un po annacquato la sua immagine era reduce da un'europeo importante."