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Italia, qualificazione al Mondiale: oggi il sorteggio. I pericoli e le scorciatoie

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A mezzogiorno si terrà a Zurigo il sorteggio per la qualificazione al Mondiale
Gianni Pampinella Redattore 

A mezzogiorno si terrà a Zurigo il sorteggio per la qualificazione al Mondiale. Le nazioni saranno divise in 12 gruppi, 6 da 4 squadre e 6 da 5. Le vincenti staccheranno subito il biglietto per Stati Uniti, Messico e Canada. Le 12 seconde dovranno invece affrontare un percorso complicato: un doppio playoff al quale parteciperanno anche le migliori 4 di Nations League non qualificate.

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"L’urna, spesso, ci ha voltato le spalle. In ogni caso l’estrazione di oggi sarà un passaggio intermedio. Non è semplice orientarsi nel mosaico orchestrato dalla Fifa. Il Mondiale si intersecherà con i quarti di finale della Nations League, in programma tra il 20 e il 23 marzo. Il calendario con gli asterischi è una novità. Ma andiamo con ordine. Gli azzurri in Nations se la vedranno con la Germania andata a Milano, ritorno a Dusseldorf. Se superiamo i tedeschi, giocheremo per la terza volta le Finals e finiremmo in un girone mondiale da 4 squadre, tra settembre e novembre", sottolinea il Corriere della Sera.


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"Altrimenti rischiamo un girone da 5 con qualificazioni da giugno. C’è una terza ipotesi e la capiremo oggi: uscire con la Germania e capitare lo stesso in un girone da 4 squadre. L’Italia è testa di serie, ma i pericoli non mancano, soprattutto in seconda fascia: la Turchia di Montella, ma anche di Calhanoglu e Yildiz, la Norvegia di Haaland, la Polonia di Lewandowski. Al sorteggio sarà presente il c.t.Spalletti. Il presidente Gravina resterà a Roma e lunedì andrà a Losanna per un importante Comitato Esecutivo Uefa. La speranza è che la casa del calcio europeo decida di assegnare alla vincente di Italia-Germania l’organizzazione delle Finals tra il 4 e l’8 giugno".

"L’Italia, se così fosse, avanzerà la candidatura di Torino con gli stadi di Juve e Toro e non quella di Udine (con Trieste) dove invece si dovrebbe giocare la Supercoppa Europea il prossimo agosto. Gravina intanto va dritto sulla strada per la rielezione il 3 febbraio. Un eventuale rivale ancora non c’è e il tempo stringe, a Natale scadono i termini. La suggestione Del Piero è rimasta tale. Gravina, piuttosto, segue con favore la crescita da dirigente di Giorgio Chiellini, molto legato all’azzurro e che ha iniziato un percorso con la Juve. Ma c’è tempo. Il Mondiale invece è dietro l’angolo. E l’Italia non può stare a guardare per la terza volta di fila".

(Corriere della Sera)