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"Altrimenti rischiamo un girone da 5 con qualificazioni da giugno. C’è una terza ipotesi e la capiremo oggi: uscire con la Germania e capitare lo stesso in un girone da 4 squadre. L’Italia è testa di serie, ma i pericoli non mancano, soprattutto in seconda fascia: la Turchia di Montella, ma anche di Calhanoglu e Yildiz, la Norvegia di Haaland, la Polonia di Lewandowski. Al sorteggio sarà presente il c.t.Spalletti. Il presidente Gravina resterà a Roma e lunedì andrà a Losanna per un importante Comitato Esecutivo Uefa. La speranza è che la casa del calcio europeo decida di assegnare alla vincente di Italia-Germania l’organizzazione delle Finals tra il 4 e l’8 giugno".
"L’Italia, se così fosse, avanzerà la candidatura di Torino con gli stadi di Juve e Toro e non quella di Udine (con Trieste) dove invece si dovrebbe giocare la Supercoppa Europea il prossimo agosto. Gravina intanto va dritto sulla strada per la rielezione il 3 febbraio. Un eventuale rivale ancora non c’è e il tempo stringe, a Natale scadono i termini. La suggestione Del Piero è rimasta tale. Gravina, piuttosto, segue con favore la crescita da dirigente di Giorgio Chiellini, molto legato all’azzurro e che ha iniziato un percorso con la Juve. Ma c’è tempo. Il Mondiale invece è dietro l’angolo. E l’Italia non può stare a guardare per la terza volta di fila".
(Corriere della Sera)
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