In occasione della pausa, il commissario tecnico dovrà cambiare rispetto al passato e gettare le basi per il futuro
La pausa per le nazionali è arrivata. La prima interruzione della stagione arriva, come di consueto, dopo solo tre giornate di campionato, sollevando dubbi sulla sua tempistica, secondo l’analisi del quotidiano Libero.
Questa volta sarà dedicata alla Nations League, un torneo che, sebbene possa sembrare di poca importanza, gioca un ruolo significativo per la qualificazione ai prossimi Mondiali. Per squadre come l'Italia, che ha faticato a superare i gironi di qualificazione nelle ultime competizioni, è cruciale. L’obiettivo è raggiungere almeno le semifinali del torneo, superando un girone che include avversari come Francia, Israele e Belgio. Un compito alla portata, sempre che la squadra italiana riesca a scrollarsi di dosso la deludente performance degli Europei. È fondamentale affrontare questa settimana con una mentalità strategica: non tanto per fare esperimenti casuali, ma per iniziare a costruire una squadra solida e con un'identità chiara. È importante fissare una linea di gioco e seguirla, invece di disperdersi in tentativi disordinati.
La Nazionale che si ritrova a Coverciano è composta dagli stessi volti deludente avventura agli Europei. Nessun cambio drastico: Spalletti rimane in panchina, Buffon assume un ruolo sempre più rilevante e Gravina continua a presiedere la Federazione, in attesa di chiarimenti riguardo le prossime elezioni. Sarebbe stato opportuno introdurre qualche novità per dare un segnale di cambiamento, ma non è accaduto. Le aspettative di una rivoluzione nei convocati sono state deluse: Spalletti ha mantenuto la continuità, con pochi volti nuovi tra i selezionati.
I nuovi arrivati sono solo due: Okoli, un difensore di destra recentemente trasferito dall'Atalanta al Leicester dopo una stagione in prestito al Frosinone, e Brescianini, che ha seguito il percorso inverso, passando dal Frosinone all’Atalanta. Un’altra notizia rilevante è il ritorno di Tonali: appena finita la squalifica per scommesse, viene subito richiamato in squadra, insieme a Fagioli, suscitando non poche critiche. Tornano anche Kean, reduce da una buona prestazione con la Fiorentina, e Udogie, che aveva saltato la convocazione di giugno a causa di un infortunio.