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Libero – Italia, obiettivo chiaro: Spalletti deve ricostruire. No a Bastoni-Calafiori

Alessandro De Felice Redattore 
In occasione della pausa, il commissario tecnico dovrà cambiare rispetto al passato e gettare le basi per il futuro

La pausa per le nazionali è arrivata. La prima interruzione della stagione arriva, come di consueto, dopo solo tre giornate di campionato, sollevando dubbi sulla sua tempistica, secondo l’analisi del quotidiano Libero.

Questa volta sarà dedicata alla Nations League, un torneo che, sebbene possa sembrare di poca importanza, gioca un ruolo significativo per la qualificazione ai prossimi Mondiali. Per squadre come l'Italia, che ha faticato a superare i gironi di qualificazione nelle ultime competizioni, è cruciale. L’obiettivo è raggiungere almeno le semifinali del torneo, superando un girone che include avversari come Francia, Israele e Belgio. Un compito alla portata, sempre che la squadra italiana riesca a scrollarsi di dosso la deludente performance degli Europei. È fondamentale affrontare questa settimana con una mentalità strategica: non tanto per fare esperimenti casuali, ma per iniziare a costruire una squadra solida e con un'identità chiara. È importante fissare una linea di gioco e seguirla, invece di disperdersi in tentativi disordinati.

La Nazionale che si ritrova a Coverciano è composta dagli stessi volti deludente avventura agli Europei. Nessun cambio drastico: Spalletti rimane in panchina, Buffon assume un ruolo sempre più rilevante e Gravina continua a presiedere la Federazione, in attesa di chiarimenti riguardo le prossime elezioni. Sarebbe stato opportuno introdurre qualche novità per dare un segnale di cambiamento, ma non è accaduto. Le aspettative di una rivoluzione nei convocati sono state deluse: Spalletti ha mantenuto la continuità, con pochi volti nuovi tra i selezionati.

I nuovi arrivati sono solo due: Okoli, un difensore di destra recentemente trasferito dall'Atalanta al Leicester dopo una stagione in prestito al Frosinone, e Brescianini, che ha seguito il percorso inverso, passando dal Frosinone all’Atalanta. Un’altra notizia rilevante è il ritorno di Tonali: appena finita la squalifica per scommesse, viene subito richiamato in squadra, insieme a Fagioli, suscitando non poche critiche. Tornano anche Kean, reduce da una buona prestazione con la Fiorentina, e Udogie, che aveva saltato la convocazione di giugno a causa di un infortunio.


Una novità significativa è la decisione di Spalletti di limitare la lista dei convocati a soli 23 giocatori. Una scelta inusuale, ma che sembra essere la giusta strategia per lavorare in modo più efficace. Due partite di Nations League non richiedono una rosa sovradimensionata, e l'allenatore sembra aver capito presto che è meglio concentrarsi su un gruppo ristretto.

Con 23 giocatori, Spalletti può lavorare su coppie di giocatori per ogni posizione e focalizzarsi su uno schema tattico ben preciso, il 3-4-2-1, che al momento sembra essere il più adatto per l’Italia. L’obiettivo è chiaro: definire uno stile di gioco coerente con le caratteristiche dei giocatori a disposizione e prendere decisioni nette, come separare coppie di giocatori che non funzionano bene insieme, per esempio Bastoni e Calafiori.