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Protagonista del chiacchieratissimo contatto in area della Juventus con Ronaldo nella sfida scudetto del 1998, Mark Iuliano è stato intervistato da Repubblicadopo la scomparsa di Gigi Simoni, allenatore dell'Inter in quella stagione: "Legati da quella domenica? Mi resterà il rimpianto di non avere altro da condividere con lui, una persona di uno spessore incredibile: non ho avuto il piacere di conoscerlo, ma non ho mai trovato uno che mi dicesse male di lui. Non voglio definire una persona da un evento. E oggi non è il giorno per pensare a quel pomeriggio: sarebbe di cattivo gusto".
Non avete mai parlato di quello che era successo quel giorno?
"No, né allora né dopo, purtroppo. Ma d’altronde ci siamo incrociati davvero di rado ed è un peccato, perché avrei voluto conoscere a fondo sia l’uomo sia l’allenatore: mi ispirava tantissimo. Oggi ho ricevuto una notizia dolorosa, mi consolo pensando che ha avuto una carriera lunga e vincente e che ha fatto una vita piena, brillante. In realtà un ricordo diretto ce l'ho. Quand’ero ragazzo della Salernitana, la prima convocazione la ricevetti per una trasferta a Cremona: la sua grande Cremonese, lui era già un riferimento e io emozionatissimo di stare seduto a pochi metri da lui. Non gli tolsi gli occhi di dosso".
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