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Jacobelli: “Da Inter is coming a Inter is here. Steven Zhang ha mantenuto le promesse”

Il giornalista ha commentato l'operato del figlio del patron di Suning e dell'Inter in questo campionato

Andrea Della Sala

Il giornalista Xavier Jacobelli, sulle colonne di Tuttosport, ha parlato del lavoro di Suning e soprattutto di Steven Zhang e commentato il raggiungimento della Champions League da parte dell'Inter di Spalletti: "C’è un video della pazzesca notte romana che ha conquistato i tifosi interisti. Dura cinquantuno secondi ed è diventato immediatamente virale in Rete. Ritrae Steven Zhang, 27 anni, figlio del patron Jindong, in lacrime sul terreno dell’Olimpico, dopo la pazzesca vittoria dei nerazzurri che li ha riportati in Champions League infrangendo un tabù di sei anni. Subito dopo, Steven ha postato su Instagram: «#Interishere. Una promessa è una promessa. Con l’impegno di tutti, finalmente». All’inizio della stagione, l’hashtag era stato #Interiscoming: domenica sera, il cerchio si è chiuso. Ecco, per capire la ragione di quelle lacrime che hanno rigato l’aplomb apparentemente inattaccabile del giovane cinese, bisogna partire da quegli hashtag e dai fatti che ne sono seguiti, dai risultati che sono stati ottenuti. Il pianto di Steven ha tradito la gioia per essere stato di parola: con i tifosi, con l’Inter, con Spalletti, con se stesso, con il padre che, nominandolo suo plenipotenziario a novemila chilometri da Nanchino, l’ha investito di una grande responsabilità".

Jacobelli ha proseguito: "Le cronache nerazzurre di questa stagione hanno descritto il delfino di Suning sempre più impegnato e sempre più coinvolto nell’avventura milanese. A conferma delle parole di Massimo Moratti. L’ex presidente all’inizio del mese aveva annotato: «Steven è un bravissimo ragazzo, credo che la passione cresca dentro di lui per le cose che capitano: le sofferenze producono attaccamento. Per la passione dobbiamo aspettare con calma, non possiamo pretendere sia immediata». Il giovane Zhang sta bruciando i tempi e la constatazione allarga i cuori degli interisti, finalmente di nuovo in Champions League. Loro, i sostenitori dell’ultima squadra italiana capace di vincerla, nel 2010. Loro che, in questa stagione, a San Siro hanno vinto lo scudetto delle presenze, sfondando il muro del milione di spettatori, fra abbonati e paganti. Loro che hanno festeggiato il ritorno in Champions con una gioia in questi anni soffocata dai troppi cambi in panchina, effettuati dal club alla forsennata e inutile ricerca dell’inesistente clone di Mourinho. Ci voleva Luciano Spalletti che ha spalle così larghe da sopportare anche le critiche piovutegli addosso per avere sostituito Icardi nel finale di partita con la Juve. Spalletti che alla qualificazione Champions ha sempre creduto e ha raccolto ciò che ha meritato. Domenica sera, accanto a Zhang in lacrime c’era Alessandro Antonello, l’amministratore delegato di alto profilo, in preda a una soddisfazione incontenibile. La prima della sua fresca carriera interista, essendo stato nominato ufficialmente il primo settembre dell’anno scorso. Il tempo dirà se il nostro calcio avrà ritrovato una grande Inter, ma, intanto, la direzione imboccata è giusta. Zhang può confermare".  

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