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Jacobelli: “L’Italia può far male alla Spagna. Il mercato in Serie A…”

Marco Macca Redattore 
Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Xavier Jacobelli ha toccato vari temi caldi, tra Europeo e Serie A. Ecco le sue dichiarazioni

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Xavier Jacobelli ha toccato vari temi caldi, tra Europeo e Serie A. Ecco le sue dichiarazioni:

Che partita si aspetta dall’Italia domani con la Spagna?

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“Se gioca come nel primo tempo con l’Albania l’Italia può far male alla Spagna. Ritengo che le considerazioni di Spalletti dopo il successo nella gara inaugurale siano condivisibili. Ci sono cose da migliorare, ma la prestazione è stata positiva. La Spagna partirà favorita, ma sta vivendo una metamorfosi dopo gli anni del tiki-taka, ora si verticalizza molto di più e i pericoli arriveranno dagli esterni con Williams e Yamal. Lì si giocherà buona parte del risultato finale”.

Come giudica questi primi giorni di mercato in Italia?

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“Bisogna capire quanto sia difficile operare a questi livelli per il mercato. Basti pensare alla trattativa Douglas Luiz, un centrocampista che alla Juve serve come il pane. La Juventus e l’Aston Villa hanno raggiunto un accordo visti anche i paletti del fair play finanziario per gli inglesi. Iling junior ha accettato il trasferimento, McKennie non ancora e questo dimostra quanto sia difficile trovare tutti gli accordi. Sono complicazioni che non si risolvono con uno schiocco di dita, ci vuole del tempo e non è facile. L’altro caso eclatante riguarda l’agente e il papà di Kvara, il quale è concentrato sull’Europeo ma deve anche rispondere a tutto quanto è stato innescato dopo le parole dell’agente e del padre. Il Napoli offre un rinnovo fino al 2029, ma dietro c’è il Paris Saint Germain che offre otto milioni all’anno. Il mercato viene raccontato da queste mille sfaccettature”.

Quali sono i campioni che possono lasciare la nostra Serie A?

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“Kvaratskhelia non credo, De Laurentiis è stato alquanto intransigente su questo punto. Non si sta parlando di Osimhen in casa Napoli, la clausola da 120 milioni sta scoraggiando le pretendenti e questo è un capitolo da seguire, così come quello di Di Lorenzo. Sono giocatori vincolati da contratti pluriennali e plurimilionari. Leao non mi ha convinto ieri, deve sfruttare la vetrina di un evento così importante. C’è una pesante offerta araba, bisogna capire se il Milan e Fonseca sono disposti a cedere un giocatore del genere. Servirà poi trovare un’alternativa importante. Chiesa può essere la cessione eccellente per far quadrare i conti in casa Juventus, poi io personalmente non cederei mai Chiesa”.


(Fonte: TMW Radio)