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Dopo le dichiarazioni di oggi di Josè Mourinho, cominciano ad arrivare le prime risposte. Questo il pensiero di Xavier Jacobelli:
"Delle due l'una: o Josè Mourinho si è pentito di avere lasciato l'Inter, scappando nottetempo dal Bernabeu la sera della finale di Champions, dopo avere pianto (pianto?) sulle spalle di Materazzi o è ancora convinto di allenare l'Inter, anche se con il Real Madrid ha già vinto la Coppa Beckenbauer e la Coppa Alicante (avessi detto).
Non ci sono altre spiegazioni per le ripetute provocazioni del signore di Setubal che diventa matto perchè Benitez non le raccoglie, dall'alto di una classe che è un tratto distintivo del suo modo di essere. E intanto ha già portato a casa la Supercoppa Italiana, attribuendone il merito "ai giocatori e alla società". Mourinho dixit a Sky Sport Uk: "Benitez non dovrà faticare tanto quanto me per far vincere i nerazzurri. Lui ha già tutto pronto, società e giocatori: il suo non è un lavoro, è un sogno. In un mese ha possibilità di vincere Supercoppa italiana e Supercoppa europea e in più, a dicembre, la Coppa intercontinentale. E' il paradiso. Un allenatore che arriva in un nuovo club di solito deve costruire la squadra, Benitez no".
E allora? Cos'è, colpa di Benitez se il predecessore ha rotto il ricchissimo contratto pluriennale che lo legava a Moratti per catapultarsi a Madrid? E' colpa di Benitez se, nel corso degli anni, Moratti ha costruito uno squadrone? Cosa doveva fare Benitez, una volta partito Mourinho: disintegrarlo per far piacere al portoghese? Chi scrive, non può essere tacciato di pregiudizi nei confronti di Josè, ripetutamente difeso durante la sua esperienza italiana, soprattutto quando assumeva atteggiamenti anticonformistici.
Proprio per questo, adesso ci permettiamo di osservare che Mourinho sbaglia e continua a sbagliare con Benitez. Il quale, con la signorilità e il rispetto degli avversari che lo contraddistinguono, sta riguadagnando all'Inter molte delle simpatie alienate dal lusitano. Josè vada per la sua strada: ciò che ha vinto con l'Inter appartiene già alla storia del calcio, segnatamente la Coppa dei Campioni che i nerazzuri avevano inseguito per 45 anni. Ma adesso, che lasci in pace Benitez e pensi a far grande il Real. Di lavoro da fare ne ha."
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