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Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport, ha detto la sua sul presidente dell'Inter Steven Zhang, che, a detta sua, avrebbe mostrato un grandissimo stile nella serata della sconfitta nerazzurra in Europa League: "Nell’amara serata di Colonia, una figura interista si è stagliata sopra le altre ed è quella di Steven Zhang, 28 anni, presidente della Beneamata che al RheinEnergieStadion ha impartito un’autenica lezione di stile, di sportività e di eleganza non soltanto formale. L’ha impartita anche al suo ditirambico allenatore e a quei suoi impulsivi giocatori che, appena premiati, si sono inopinatamente tolti dal collo la medaglia degli sconfitti, manco fosse stata un marchio di disdoro. Zhang no. Zhang ha innanzitutto omaggiato i medici e gli operatori sanitari in prima linea contro il Covid e, grazie ai quali, anche le coppe europee sono arrivate al traguardo, in Germania e in Portogallo. Capita la statura morale del Nostro? Poteva essere il più giovane presidente dell’Inter ad allineare in bacheca un trofeo internazionale e ci aveva sicuramente sperato, sino al malefico autogol del suo giocatore più rappresentativo. Poteva accampare l’alibi della sfortuna, della stanchezza, dell’emozione. Poteva arrampicarsi sugli specchi della tattica e bla bla bla.
Invece no. Sopra ogni cosa, Steven Zhang ha manifestato la gratitudine sua e dell’Inter nei confronti di chi ogni giorno combatte il virus: Dio solo sa come le sue parole siano suonate opportune, in questi giorni in cui la cronaca ci ricorda quanto infido e di nuovo sempre più presente sia il nemico invisibile. Parole giuste, che stridono come carta vetrata sui muri se paragonate a quelle pronunciate da Conte nel suo sincopato post partita. Parole all’altezza del primo dirigente di un grande club, il cui proprietario Suning all’Inter ha assicurato né il presente né il futuro, ma l’eternità, per citare la confidenza di un autorevole uomo d’affari in rapporti di lavoro con la multinazionale di Nanchino. Un antico proverbio cinese ammonisce: «Un momento di pazienza può scongiurare un grande disastro. Un momento di impazienza può rovinare una vita intera». Zhang ha mostrato una pazienza tale verso le intemperanze del suo allenatore che, al confronto, Giobbe è nevrastenico. L’impazienza di Conte ha rovinato il rapporto con l’Inter. E questo è un vero peccato che nemmeno un signore come Steven può perdonare", conclude.
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