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Javi Martinez: “Quella notte non entrai come un ladro all’Atletico Madrid, la verità…”

Sabine Bertagna

L'ex giocatore dell'Atletico Madrid ha raccontato i dettagli di quella famosa notte

Al passaggio di Javi Martínez dall'Atletico Madrid al Bayern Monaco, avvenuto nell'agosto 2012, è legata una sorta di leggenda. Girava infatti voce che il giocatore avesse scavalcato di notte le recinzioni per introdursi nel club e recuperare i suoi oggetti personali. Dopo diversi anni Martinez ha smentito quella versione: "Quasi tutti i dettagli di quella versione sono falsi. Ero io. Il trasferimento al Bayern è stato perfezionato a fine agosto e non c'era stato il tempo di salutare i compagni e di raccogliere i miei oggetti personali. Ho chiamato il club per organizzarmi e andare lì verso mezzogiorno, ma hanno detto no. Non mi hanno lasciato andare prima dell'allenamento perché pensavano che potessi creare un'atmosfera negative."

Il giocatore si è quindi presentato alle nove e mezza di sera: "Ho suonato il campanello per farmi aprire dalla sicurezza per circa 15 minuti, ma non è arrivato nessuno. C'erano alcuni lavori di ristrutturazione in quel momento, quindi immagino che il campanello non funzionasse. Ho chiamato il team manager, ma non ha risposto. Sapevo che c'era un altro punto di accesso, più vicino allo spogliatoio, così sono andato a chiamare la guardia di sicurezza, Iker, per farmi entrare. "Iker, Iker, per favore apri", ho urlato. È arrivato, ha aperto e mi ha fatto entrare. Ho raccolto le cose e me ne sono andato. Anno così. Non è successo nient'altro." Martinez ha anche commentato i racconti della stampa: "Immagina la mia reazione il giorno dopo, quando mi hanno detto che ero ubriaco e che avevo lottato con la guardia della sicurezza. Mamma mia! Qualcuno ha inventato una bella storia." 

(AS)