Uno dei punti cardine dell'Inter di Stefano Pioli è sicuramente Joao Miranda. Non è un caso che il 32enne di Paranavaí non abbia saltato un solo minuto di campionato (come lui solo Handanovic e Icardi), se non per squalifica. E lo stop disciplinare contro la Roma è costato moltissimo. Dal 2 dicembre, con Joao l’Inter in campionato ha perso soltanto - e a testa alta - in casa della Juve. Al suo fianco in questa stagione si sono alternati Murillo e Medel. Ma si è mosso anche con entrambi nella linea a tre, scalando a sinistra per lasciare le zolle centrali al pitbull versione libero. Avere al fianco il cileno gli ha sicuramente giovato, anche a livello dialettico, visto che ora lo si vede spesso dare indicazioni ai compagni. Sapendo che in seconda battuta è pronto Medel, di fatto si è rivisto il Miranda che azzanna l’avversario più che aspettarlo. Emblematica la prestazione contro l’Atalanta, in cui ha progressivamente spento l’esuberanza - 11 anni in meno e 7 chili in più - di Petagna. Uno che non pensa solo al gol, ma lavora duro per aprire spazi, difende palla, dà e prende botte per far salire i compagni. Eppure Miranda lo ha tenuto alla grande, permettendosi addirittura un coast to coast di 60 metri e le solite sortite offensive sui calci piazzati. Anche se il brasiliano è fermo ad un solo gol (contro la Samp, nel febbraio 2016) in 61 presenze interiste. Ma resta il fatto che con Medel - che è anche più portato ad avviare l’azione - l’intesa è ottima
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Joao Miranda: è lui il leader silenzioso dell’Inter. Da quando c’è Pioli…
Uno dei punti cardine dell'Inter di Stefano Pioli è sicuramente Joao Miranda
(Gazzetta dello Sport)
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