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Joaquin, rabbia ‘viola’. Perchè quel gesso? “Ero nervoso. Ho dato un pugno a…”

Dario Di Noi

Le immagini del bellissimo ritorno a casa – al Betis Siviglia – di Joaquin, oltre a colpire ed emozionare il mondo del calcio, hanno lasciato un lecito dubbio ad ogni spettatore: cos’aveva combinato, il giocatore, a...

Le immagini del bellissimo ritorno a casa - al Betis Siviglia - di Joaquin, oltre a colpire ed emozionare il mondo del calcio, hanno lasciato un lecito dubbio ad ogni spettatore: cos’aveva combinato, il giocatore, a quell’avambraccio destro, vistosamente ingessato? E’ presto detto.

L’abbraccio che i 20.000 del Benito Villamarin hanno riservato al loro pupillo, dopo 9 anni lontano da casa, è stato sensazionale. Ma quel braccio destro fasciato è sembrato strano fin da subito, tanto che oggi, quel problema, ha costretto Joaquin a saltare il suo primo allenamento. Troppo forte il dolore, nato a causa delle complicazioni nella trattativa con la Fiorentina. Da giorni, l’ala spagnola aveva espresso il desiderio di lasciare la Fiorentina per tornare al suo Betis, ma i viola non lo hanno accontentato fino all’ultimo.

Così, la rabbia ha portato ad un piccolo inconveniente. Lo ha spiegato lo stesso Joaquin: "Negli ultimi giorni c'era una grande tensione. Il mio agente Eduardo Espejo aveva il cellulare spento e mi ha fatto saltare i nervi. Così ho colpito un tavolino o forse una sedia con un pugno e mi sono procurato due buchetti alla mano. Siccome non ho mai dato un pugno in vita mia, mi sono fatto male... Era il momento di tornare, essere al Betis era la cosa che più volevo al mondo. Porterò nel cuore Firenze, ma non si può andare contro il cuore. Il mio unico pensiero era quello di tornare a casa e riabbracciare i miei tifosi. Ringrazio il club che ha fatto un grande sforzo per me. Sono state settimane difficili ma ora sono dove voglio, dove so che sarò felice. Oggi è l'inizio di molti giorni felici".