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Jorge Costa, ex calciatore del Porto, ha concesso un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport. Queste le sue parole di Josè Mourinho e sul momento che sta vivendo alla Roma.
Jorge, ha sentito quante critiche vengono rivolte a Mourinho per il rendimento della Roma?
«Sì e le capisco poco. Ma chi lo critica un giorno si ricrederà. Dategli tempo e vi accorgerete cosa può fare».
E’ l’uomo giusto per un club in costruzione?
«José è l’uomo giusto per qualunque squadra. Lo conosco bene, è ancora il miglior allenatore del mondo. E ne ho avuti tanti di bravi, da Queiroz a Bobby Robson».
La malignità: Mourinho è stato grande con i grandi giocatori nei grandi club.
«Pensate che il Porto nel 2003 fosse una squadra di alto livello? In due anni José ci fece vincere Europa League e Champions, valorizzando un gruppo di ragazzi che aveva qualità ma non esperienza internazionale. Vedo similitudini con il percorso che sta cominciando a Roma».
E’ successo quasi vent’anni fa però. C’è chi sostiene che Mourinho sia “vecchio” per non dire peggio.
«Chi dice questo, non lo conosce. Se ha accettato la sfida della Roma, vuol dire che piano piano riuscirà a ottenere risultati anche lì. Quando non si sentirà più all’altezza di un ruolo importante, sarà José il primo a farsi da parte».
Carta bianca a José allora?
«Bisogna seguirlo. La mentalità vincente non è una medicina che trovi in farmacia. Si costruisce un passo alla volta. Non devo essere io a spiegarvi chi è Mourinho: la sua carriera e le sue vittorie parlano per lui».
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