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Jorginho: “Crediamo in quello che facciamo. Giocheremo alla morte, siamo forti”

Andrea Della Sala Redattore 
Jorginho si è ripreso le chiavi del centrocampo di Luciano Spalletti dopo un periodo complicato

"Crediamo in ciò che facciamo". Parola di Jorginho, uno degli eroi azzurri durante la cavalcata trionfale a Euro 2020, che parla al sito dell'Uefa in una intervista pubblicata nel giorno del primo allenamento dell'Italia a Iserlohn, quartier generale degli azzurri per gli Europei in Germania. Jorginho si è ripreso le chiavi del centrocampo di Luciano Spalletti dopo un periodo complicato, dovuto anche a una serie di importanti rigore falliti.

Lui, però, non ha mai avuto dubbi sul fatto che sarebbe stato tra i protagonisti anche agli Europei in Germania. "No. Onestamente non mi è mai passato per la mente. Credo sempre in quello che faccio. Conosco il mio valore. Avevo bisogno di una possibilità. Ho lavorato duro per ottenerla. Se lavori tanto e metti al primo posto il gruppo e la squadra, penso che possano succedere cose belle. Credo che questa sia la mentalità giusta per tutti noi".

Il ricordo di Wembley e la pressione di giocare da campioni in carica. "Ci pensiamo tutti - aggiunge il centrocampista dell'Arsenal - Penso che sia stato un momento speciale della nostra vita, che abbiamo vissuto con un gruppo di persone fantastiche. Quindi, è qualcosa di molto speciale nella vita di ognuno di noi. Quando giochi in questo tipo di tornei, c'è sempre una certa pressione. Ma arriviamo a questo torneo con calma, sapendo cosa dobbiamo e possiamo fare. Crediamo in quello che stiamo facendo. Penso che sia la cosa più importante".

Jorginho poi dice la sua sul girone dell'Italia con Albania, Spagna e Croazia: "Sì, è un girone difficile con grandi squadre.


È un gruppo che ci terrà impegnati, ma giocheremo alla morte perché anche noi siamo una grande squadra. Penso che sarà un bellissimo spettacolo per chi ama il calcio".

Il centrocampista dell'Arsenal spiega inoltre le differenze tra il gruppo attuale e quello di Euro 2020: "questo è un gruppo di ragazzi che vorrebbero crescere, imparare e migliorare ogni giorno. Tutti sono disponibili. Penso che questo sia molto importante. Lo stiamo facendo molto bene. Quindi, ci sono alcune somiglianze. Anche la filosofia di gioco è simile. Cerchiamo sempre di imporre il gioco, di tenere la palla perché ce lo chiede l'allenatore, ma è anche grazie alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo a disposizione. Sta a noi mettere in campo quello che ci chiederà l'allenatore, ed è proprio quello che stiamo cercando di fare". Chiusura su Scamacca in forma: "Penso che possiamo fidarci di lui, ci può dare tanto - le parole di Jorginho -. Ha qualità, potenziale per aiutarci. Ci aspettiamo tanto da lui, così come dagli altri, deve dare il massimo e mettersi a disposizione della squadra, perché alla fine quello che conta è il gruppo e la squadra".