Più fitto e complicato l’intreccio con l’Atalanta, che nelle carte dell’accusa parte dall’affare Kulusevski, per il quale, a margine, la Procura ha rinvenuto una scrittura privata in cui l’a.d. Luca Percassi s’impegna ad acquisire un giovane della Juve su suggerimento della stessa per 3 milioni di euro. In realtà, l’Atalanta comprerà Muratore per più del doppio, vantando in seguito un credito che sarà decisivo nel passaggio di Romero prima e Demiral poi alla società nerazzurra a prezzo di favore (su Romero, Cherubini ammetterà di aver fatto una minusvalenza a causa degli accordi presi da Paratici). Percassi più volte invita a ricordarsi di questi “debiti”, che negli interrogatori Cherubini dirà non essere stati messi a bilancio. Sugli affari Romero e Demiral ballano poi delle incongruenze: il primo passato in prestito biennale alla Dea con un obbligo “non federale”, come ammesso da Cherubini in un’intercettazione con il segretario bianconero Paolo Morganti; il secondo per cui, nell’estate 2022, in un comunicato ufficiale, la Juve parla di prestito oneroso da 2,5 milioni più riscatto a 20 e bonus di altri 2,5. Non fosse che il 6 agosto 2021 Cherubini dica a Percassi: «Tu sai che in realtà il prestito non è oneroso, ma solo formalmente». Perché l’Atalanta, evidentemente, si vedeva scontare parte del suo credito nell’operazione.
ultimora