03:13 min

ultimora

Juve, caso stipendi: i tempi si allungano. Cancellazione -15? Ecco il possibile scenario

Andrea Della Sala

La Juve è in attesa di capire cosa succederà con la penalizzazione di 15 punti ricevuta per le plusvalenze. C'è anche l'altro filone, quello relativo agli stipendi

La Juve è in attesa di capire cosa succederà con la penalizzazione di 15 punti ricevuta per le plusvalenze. Intanto c'è anche l'altro filone, quello relativo agli stipendi, che potrebbe modificare ulteriormente la situazione del club bianconero. Ma tutto sembra rimandato al 19 aprile.

"I “pre deferimenti” della Juve e dei suoi ex dirigenti non arriveranno nel giro di poche ore, ma potrebbe essere necessario qualche giorno in più. Possibile che arrivi tutto prima di Pasqua, ma c’è anche l’ipotesi che avvenga immediatamente dopo. A questo punto è facile immaginare che i deferimenti scattino dopo il 19 aprile, il giorno più lungo del processo plusvalenze, l’udienza del Collegio di garanzia presso il Coni che deve decidere sul meno 15 in classifica e le maxi inibizioni per gli ex dirigenti juventini, da Andrea Agnelli a Pavel Nedved", spiega La Gazzetta dello Sport .

"Questa storia della manovra stipendi, delle side letter, degli accordi con i calciatori che secondo l’accusa (e i pm dell’indagine «Prisma» di Torino) non furono depositati nei canali preposti in Lega e in Federcalcio, può concludersi senza un processo ma con una sanzione «rideterminata» proposta dalla stessa procura federale? Lo scenario esiste, la decisione del Collegio di garanzia potrebbe in qualche modo spingerla. Ma non è così facile. Una cancellazione del meno 15 potrebbe ammorbidire la Juve, portandola magari a voler chiudere tutta la partita con un danno decisamente inferiore a quello attualmente fotografato dalla classifica. Per la procura federale sarebbe esattamente il contrario, la cancellazione renderebbe improbabile l’adesione alla richiesta di patteggiamento, la sua conferma produrrebbe invece uno scenario opposto, nel senso di una maggiore disponibilità al dialogo", aggiunge Gazzetta.