Massimiliano Allegri ha parlato alla vigilia della finale di Supercoppa contro l'Inter. Queste le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti durante la sua conferenza stampa:
ultimora
Allegri: “Bonucci è tornato, gioca Perin. L’Inter è la più forte in Serie A. La Juve…”
Le parole dell'allenatore bianconero nella conferenza stampa che precede la finale di Supercoppa contro i nerazzurri
Ha le idee chiare sul formazione?
Non ho le idee ben chiare perché devo vedere l'allenamento di oggi. Abbiamo giocatori che non sono recuperabili. Abbiamo recuperato Bonucci e sarà a disposizione, invece Danilo non si sente sicuro, è ancora indietro. Quindi Danilo l'avremo la settimana prossima a disposizione o dovremo aspettare. Domani gioca Perin in porta, perché Szczesny si è vaccinato per ultimo e arriverà allo stadio all'ultimo minuto. Sono contento che giochi Perin, lui è tranquillo e sereno. Ieri leggendo La Gazzetta, non voglio fare una critica, mi ha stonato il giudizio su Rugani. Credo che sia stato uno tra i migliori a Roma. Ma quando attaccate un'etichetta ad un giocatore non va bene. Daniele ha fatto una bella partita, poi qualcosa sbaglierà ma come tutti. Sono rimasto un po' male, c'è qualcosa che non torna e mi dispiace. Lui è maturato molto, è bravo. A livello difensivo è maturato molto nel modo di difendere. Come tutti ha i suoi difetti. Ci tenevo a dirlo. Per il resto vediamo dopo l'allenamento. Devo valutare le condizioni di Dybala che era tanto che non giocava così tanto. Veniamo anche da uno scontro diretto duro come quello di Roma, difficile e complicato. Stavamo facendo bene e siamo usciti dalla partita, forse avevamo fatto meglio con il Napoli ma abbiamo pareggiato e allora la partita è stata più catastrofica. Domani giochiamo una partita a sé, in uno stadio bello e meraviglioso, contro l'Inter che - come diceva Giorgio (Chiellini.ndr) - è la più forte del campionato. Arriva da un momento in cui sta facendo cose molto bene, sono in fiducia tutti e sarà una bellissima partita. È una partita secca e qualunque risultato verrà fuori domani sera non deve intaccare il nostro cammino. Quello intrapreso due mesi fa, cerchiamo di portarlo avanti. Poi sabato abbiamo l'entusiasmo e fa preparata al meglio. La partita di domani va giocata con entusiasmo e voglia, partita secca, gli episodi vanno portati a nostro favore. Ci sarà da fare una gara intelligente per cercare di portare a casa il trofeo. Poi bisogna pensare di nuovo al campionato.
-Ha parlato con Chiesa?
Sì. Dispiace per l'infortunio per lui e per il calcio italiano. Ma ha tempo di riprendersi e fare bene la sua carriera. Era un momento in cui era mentalmente sereno e ci avrebbe dato molto nella seconda parte della stagione. Per ovviare a questa mancanza, tutti dovranno dare di più.
-Domani gioca Bonucci o Chiellini?
Recuperiamo Alex Sandro. Bonucci non può giocare una partita intera. Domani poi ci sarà De Winter.
-Ha sentito Marotta?
Si l'ho sentito. Io mantengo sempre ottimi rapporti con tutti i dirigenti con cui ho lavorato. C'è anche un lato umano e non professionale, io anche se non sembra rimango legato affettivamente. Ci siamo visti a pranzo a Milano ogni tanto. Con Galliani mi sento due volte a settimana.
-In cosa c'è da migliorare per affrontare la gara di domani?
Noi dobbiamo migliorare con la qualità dei passaggi e ogni tanto abbiamo troppa fretta. La fretta ti fa sbagliare e noi dobbiamo migliorare in questo. Dobbiamo fare una bella partita a livello tecnico perché l'Inter è una squadra molto fisica. Ci sono gare che si possono giocare solo con l'esperienza, più giochi e più acquisisci esperienza nella serenità di giocare la partita. Sono contento delle scelte che ho fatto sapendo che serve un po' di tempo per tornare protagonisti in assoluto. Fa parte della vita, la vita è ciclica, altrimenti vincerebbero sempre le stesse squadre per i prossimi cento anni. Ma è una sfida che bisogna vincere. E per vincerla bisogna costruire pezzetto su pezzetto. Riusciremo ad essere una squadra solida e forte quando riusciremo ad avere un equilibrio. Che nessun evento, positivo o negativo possa spostare. Però per fare questo bisogna giocare, passare attraverso sconfitte, vittorie rocambolesche. A volte veniamo criticati se vinciamo 1-0 e veniamo criticati se vinciamo ribaltando il risultato. Ecco perché sempre serve equilibrio nelle cose. Ci sono cose che non vanno bene quando vinci uno a zero e cose che non vanno bene quando vinci quattro a tre. E comunque di solito sono quelle partite pazze che ce ne sono uno-due in un campionato.
-Spazio per Kulusevski dal primo minuto?
Ci ho parlato anche ieri con Dejan. È da due anni alla Juve, la sta capendo, come tutti deve fare un salto a livello mentale. Il livello caratteriale e la determinazione cambiano la carriera di un giocatore. Può giocare da esterno, dietro la punta, ha caratteristiche importanti. Ma quello che conta è che anche lui trovi una certa maturità nel giocare le partite.
-Appurato che l'Inter sia superiore a voi, di quanto? Può fare un ciclo importante che condizionerà questa stagione del calcio italiano?
Non so se aprirà un ciclo. Dobbiamo essere bravi a noi a mettere loro i bastoni tra le ruote. A parte domani, che è una gara secca in cui può accadere di tutto, al campionato lungo di solito vince la più forte. Non ho mai visto vincere il campionato una squadra più debole. In 38 partite può avere dei scivoloni ma la squadra più forte poi viene fuori. La Juve deve cercare momentaneamente di raggiungere quelle che le sono davanti e pensare una gara alla volta. Poi l'anno prossimo vedremo se saremo bravi ad accorciare i tempi per cercare di tornare a lottare per vincere lo scudetto.
(Fonte: SS24)
© RIPRODUZIONE RISERVATA