Stasera si gioca Juve-Inter, partita fondamentale per i bianconeri per sperare ancora nella qualificazione alla prossima Champions League. La squadra di Conte, campione d'Italia, non farà sconti ai rivali e proverà a complicare il cammino della formazione di Pirlo.
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Giornale – Juve, arriva Conte il giustiziere. Peggio di così non poteva andare
Stasera allo Juventus Stadium, l'Inter di Conte proverà a complicare il cammino verso la Champions League dei bianconeri
"Peggio di così non poteva essere per gli juventini. Meglio di così era inimmaginabile per gli interisti. Conte si presenta a Torino, dieci anni dopo quel maggio in cui ebbe inizio la sua avventura grandiosa di allenatore che lo ha portato a conquistare cinque titoli nazionali con tre squadre diverse. Si presenta nello stadio che lo ha visto tre volte campione in panchina e va a celebrare uno scudetto fortissimamente voluto, inseguito alla fine ottenuto con i meriti del campo e dell’impegno massimo. Si presenta come giustiziere, per eliminare una concorrente tecnica e di “ristori” per il torneo europeo", si legge su il Giornale.
"L’Inter giocherà come se dovesse ancora vincere lo scudetto, questa è la giusta mentalità del suo allenatore ma sono anche comprensibili e prevedibili una certa leggerezza e spavalderia dovute alla sicurezza del trionfo. La Juventus è nella situazione opposta, sull’orlo di una crisi di identità oltre che di un crollo finanziario, nel caso ormai assai probabile di una mancata qualificazione alla Champions League. All’inesperienza dell’allenatore si è aggiunta l’incertezza e a volte l’incapacità a scegliere le giuste soluzioni. Infine le imprevedibili traiettorie della dirigenza, dall’area sportiva alla vicepresidenza, allo stesso presidente, hanno completato un quadro che illustra il passaggio di consegne in campionato e anche la svolta del club bianconero. Quello che era il derby d’Italia è diventata la resa del Conte. Oggi la vittoria dell’Inter sarà la vittoria di Conte. La sconfitta dell’Inter sarà la vittoria della Juventus ma non di Pirlo. È la legge del calcio", aggiunge il quotidiano.
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