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Juve-Inter, l’eroe del nuovo millennio, la doppietta di Balo: quanti ribaltoni nella storia

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Juve-Inter è la storia di grandi campioni, polemiche, duelli rusticani in campo e fuori, ma soprattutto è la storia di grandi partite. Stasera servirà un po' di sana follia

Gianni Pampinella

Juve-Inter è la storia di grandi campioni, polemiche, duelli rusticani in campo e fuori, ma soprattutto è la storia di grandi partite. Dopo la sconfitta dell'andata, i nerazzurri cercano l'impresa a Torino. Altre volte è successo di aver ribaltato una qualificazione già decisa. Quando è capitato in un ritorno di Coppa Italia ha fatto rumore.

"Nei quarti 1981-82, in un San Siro innevato e davanti a mille arditi, l’Inter di Bersellini arrivava da un 4-1 subito nella Capitale. Ne fece 3 alla Roma (Beccalossi e doppio Altobelli) e poi andò a vincere il trofeo. Nei quarti del 1985 i nerazzurri di Bagnoli caddero 0-3 in casa del Verona campione di Italia e poi al ritorno ecco l’impresa che trasuda interismo: 3-0 nei 90’, Causio nei supplementari, beffa veronese di Elkjaer, e Brady che all’ultimo soffio fa esplodere San Siro. Un 5-1 per gli almanacchi", si legge sulla Gazzetta dello Sport.

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Le vittorie dell'Inter in casa della Juventus

"Più in generale, visitare l’arcinemica non è stato mai piacevole per l’Inter. Non è certo un caso che la vittoria più robusta a Torino risalga a prima ancora della Grande Guerra: campionato 1911-12, girone eliminatorio ligure-lombardo-piemontese, Juventus-Internazionale 0-4. Tra le poche gioie italiane di Roy Hodgson, invece, il clamoroso tris al Delle Alpi nel 1996: andata dei quarti di Coppa Italia, Zamorano-Ince-Djorkaeff".

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"L’eroe del nuovo millennio si chiama Julio Cruz, che imbizzarriva alla vista della Zebra: a segno nell’1-3 del novembre 2003 e nell’0-1 dell’aprile 2005. Sempre in Coppa Italia, ritorno dei quarti 2008, Balotelli svelò al mondo il suo talento: quella doppietta in uno storico 2-3 fu una promessa di gloria, purtroppo non mantenuta. Da quando poi c’è l’Allianz andare a Torino per l’Inter è una seduta dal dentista senza anestesia. L’unico a uscirne con un sorriso a 34 denti è stato Andrea Stramaccioni: il suo 1-3 nel novembre 2012 interruppe il ciclo di 49 gare senza k.o. della Juve di Conte. Quel giorno Antonio non c’era causa squalifica, ma con quello stesso punteggio (e quella stessa pazzia) oggi abbraccerebbe la finale".

(Gazzetta dello Sport)

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