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MILAN, ITALY - APRIL 28: President of Juventus Andrea Agnelli shakes hands with FC Internazionale board member Steven Zhang before the serie A match between FC Internazionale and Juventus at Stadio Giuseppe Meazza on April 28, 2018 in Milan, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)
Domenica sera a Torino ci sarà la grande sfida tra Juve e Inter. Le due grandi rivali saranno una di fronte all'altra per la testa del campionato. Da tempo entrambi i club lottano coi bilanci per sistemare i conti.
"Parola d’ordine “risanamento”. Nei risultati netti con cui hanno chiuso gli ultimi bilanci, questo tentativo si vede eccome. Tra il 2020-21 e il 2022-23 l’Inter è scesa giù prima da -246 a -140 e poi a -85 milioni, mentre la Juve da -227 a -239 e poi a -124. Tra risparmi, plusvalenze e maggiori sponsor, i nerazzurri rosicchieranno ancora, mentre per i bianconeri peserà il - 90 circa di mancati introiti dalle coppe. In questo trend pesa soprattutto il costo della rosa. Sommando stipendi e ammortamenti dei cartellini, la Juve arriva a 401 milioni e l’Inter atterra a 287. Anche a livello di ricavi la forbice si è ridotta, ma almeno in questa voce la Juve resta decisamente davanti: 437 contro 386. Però, è nei debiti che casca l’asino per entrambe, soprattutto se paragonate al più “virtuoso” Milan", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Al 30 giugno 2023 la voce dell’indebitamento finanziario netto a Milano è 437 e a Torino 340. La Juve, però, può sorridere per il quadro finanziario e patrimoniale e lì la differenza la fa tutta la solidità della proprietà: tra il 2019 e il 2021 gli azionisti Juve guidati da Exor hanno effettuato due ricapitalizzazioni per 700 milioni. E una terza, da 200, sarà completata nel 2024. Al contrario, dalla Cina si sono chiusi i rubinetti: il presente e il futuro girano attorno al prestito che nel maggio 2021 Zhang ha sottoscritto, attraverso la controllante lussemburghese. Sono 275 milioni dal fondo Oaktree con tasso di interesse al 12% e le azioni del club in pegno. A breve si saprà se Steven riuscirà a rifinanziare prima della scadenza del 20 maggio ma, in ogni caso, al 30 giugno 2023, il patrimonio netto consolidato del suo club era negativo per 162, a differenza di un “sereno” +42 dei rivali", aggiunge Gazzetta.
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