Storari, Lanzafame, Martinez e un discreto gioco sulle fasce sono le novità positive della Juventus, che pareggia a Lubecca con l'Amburgo nella prima amichevole stagionale di lusso, ma ha rischiato di capitolare in almeno quattro occasioni. I bianconeri (privi dei nazionali reduci dal Mondiale, come del resto i tedeschi), hanno comunque mostrato una fisionomia nuova, segno che il lavoro di Del Neri in queste prime due settimane si è fatto sentire. Il respiro della manovra sulle fasce (soprattutto nel primo tempo) è uno dei segnali più evidenti e porta il nome di due nuovi, Lanzafame soprattutto e Martinez, che hanno vivacizzato la manovra regalando anche preziosi suggerimenti alle punte. Ma pure il pressing è stato razionale ed efficace. In porta, Del Neri e Buffon possono dormire sonni tranquilli, perchè Storari si è dimostrato portiere di alto livello: al 22' è stato grande su Guerrero, togliendogli un gol praticamente fatto e ancora meglio ha fatto sette minuti dopo, sempre sul peruviano, da distanza ravvicinata. Lo sciagurato Petric ha poi buttato al vento la ribattuta solo da spingere dentro. La Juve ha rischiato grosso in altre due occasioni, al 24' della ripresa quando Berg ha deviato di testa fuori tutto solo da due metri e poi al 33', quando lo stesso svedese ha colto un palo a Storari battuto. Ma per due volte i bianconeri hanno fatto tremare i tedeschi: Trezeguet al 7' si è addormentato sulla palla che era solo da accompagnare in rete e lo stesso francese ha colpito debole di testa da due metri al 39', graziando Rost. Non è piaciuto Diego, che ha confermato di non essere una punta: mai andato al tiro, mai al cross, non ha mai scambiato con Trezeguet. Meglio di lui Del Piero nella ripresa. Ex aequo in negativo per Trezeguet e Amauri, un tempo a testa: David è sembrato in ritardo nella preparazione e l'italo brasiliano ha ricordato quello imballato dello scorso anno, ma è troppo presto per dare giudizi definitivi. Interessante il giovane Ferrero, difensore centrale Primavera già di buona personalità e assai migliorato Ekdal dopo la stagione a Siena. Benino Sissoko, ma non ha perso l'antico vizio di regalare palloni all'avversario dopo averli recuperati. Nessuno squillo particolare da parte degli altri, ma la sensazione generale è che ci sia ancora molto da lavorare e che Del Neri, a soli undici giorni dal preliminare di andata di Europa League (in cui avrà in più al massimo solo Bonucci), non sia del tutto tranquillo.
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JUVE PARI CON AMBURGO TIMIDI SEGNI DI PROGRESSI
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