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Cosa rischia la Juve per gli accordi sugli stipendi e quali sono i tempi. Queste e altre domande ha risposto il Corriere della Sera nella sua edizione odierna. Due fronti aperti sul piano sportivo, un procedimento penale iniziato a Torino con l’udienza preliminare. La Juve affronta due mesi pieni di partite nelle aule giudiziarie.
"Per manovre stipendi si intendono gli accordi tra Juventus e giocatori sottoscritti durante la pandemia che, secondo l’accusa, non erano riduzioni ma meri differimenti dei pagamenti non iscritti a bilancio. E non depositati in Lega e Federcalcio. Lunedì (o martedì) il procuratore federale Chiné invierà l’atto di chiusura indagine alle difese che hanno cinque giorni per inviare memorie o chiedere di essere sentite. Chiné avrà poi altri 10 giorni di tempo per decidere se archiviare (difficile) o deferire e avviare un procedimento sportivo".
"Il procedimento potrà partire tra fine aprile e inizio maggio e si proverà a concludere i due gradi di giudizio entro la fine del campionato. Poi si può ricorrere al Collegio di garanzia".
"Una maximulta o una penalizzazione in punti. Dovremmo essere nell’ambito dell’articolo 31 «violazioni in materia gestionale ed economica» con il comma 3 che recita: «La società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde comunque loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti»".
"Da quel che filtra siamo di fronte a contestazioni diverse e perciò, in teoria, le eventuali penalità si sommeranno".
"Il Collegio di garanzia non valuta nel merito ma solo le questioni di legittimità. Potrebbe cancellare la penalizzazione di 15 punti se accogliesse il ricorso o scegliere di confermarla, o rinviare gli atti alla Corte d’Appello federale".
"Sono le operazioni di mercato con Atalanta, Udinese, Sampdoria, Sassuolo, Cagliari, Bologna. Chiné sembra intenzionato a chiedere una «sospensione in attesa di documentazione», dal momento che alcune procure (Bologna e Cagliari, poi Napoli e Roma che però non rientrano negli atti all’attenzione della procura sportiva) hanno avviato inchieste penali".
"Si è svolta lunedì la prima udienza preliminare, la prossima sarà il 10 maggio: si affronterà il tema della competenza territoriale".
"La giustizia sportiva si deve muovere con altri tempi e modalità. In generale, le garanzie previste in un procedimento penale non sono interamente sovrapponibili a quelle del giudizio sportivo".
(Corriere della Sera)
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