La Juventus si era accordata per gli stipendi nel periodo Covid e avrebbe dovuto ridarli spalmandoli nel tempo. Ronaldo deve ancora prenderne un parte
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Juve, la Procura ha scoperto la manovra stipendi. Rimane il giallo CR7 e quei 19,9 milioni
"Il documento Ronaldo esiste ed è saltato fuori, i magistrati dell’Inchiesta Prisma (Ciro Santoriello, Mario Bendoni e l’aggiunto Marco Gianoglio) sono certi di averlo trovato durante la perquisizione del 23 marzo 2022 nello studio dell’avvocato Federico Restano. Si tratta di 3 scritture differenti con cui i pm che indagano sui conti della Juventus dal 2019 al 2021 (e per cui è stata depositata la richiesta di rinvio a giudizio per 12 persone più la Juventus, tra cui Agnelli, Nedved, Arrivabene, l’ex Paratici e Gabasio, con le accuse di diffusione di notizie false e manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali di società quotate in borsa, emissione di fatture false e ostacolo dell’esercizio delle funzioni dell’autorità di vigilanza) hanno potuto ricostruire la «manovra stipendi», uno dei metodi, insieme alle plusvalenze fittizie, che avrebbero usato gli uomini della Signora per truccare i bilanci.
Nello studio sono state sequestrate scritture private di 16 giocatori della Juve, praticamente tutti i coinvolti nella seconda manovra stipendi (dilazione di alcune mensilità nel 2020-21 e 2021-22 per fronteggiare l’emergenza Covid) tranne Giorgio Chiellini. Si tratta di side letter a garanzia del credito dei giocatori nei confronti della società, ma non depositate presso Lega o Figc. Per ogni calciatore, Ronaldo compreso, ci sono tre documenti: una lettera accompagnatoria, con cui la società trasmetteva al giocatore il documento relativo al premio integrativo, e si impegnava a «consegnare entro il 31/07/2021 l’accordo premio integrativo ritrascritto su moduli federali»; l’accordo premio integrativo, un bonus per il 2021-22 e 2022-23 subordinato alla permanenza alla Juve; la scrittura integrativa, con cui la società s’impegnava a versare il bonus anche in caso di addio sotto forma di «incentivo all’esodo». In pratica le mensilità tagliate venivano restituite sotto forma di premi e spalmate sugli anni di contratto.
CR7 però è andato via senza incassarle tutte. Il 25 agosto 2021 Cherubini parlando con Agnelli dell’eventuale cessione di CR7 e McKennie, ribadisce che al primo bisogna liquidare le mensilità non pagate e maturate nei precedenti esercizi, sospese a seguito degli accordi collettivi raggiunti con il gruppo squadra per mitigare gli effetti negativi del Covid: «19 dell’anno scorso e 9 dell’anno prima, 28 lordi di Covid», a cui s’aggiungerebbero «4 maturati ad agosto». Secondo il capo dell’area sport, anche in caso di cessione gratuita di Cristiano allo United ci sarebbe un effetto positivo, «pagandogli il Covid e facendo la perdita, c’hai 50 milioni di effetti positivi che è la condizione peggiore della trattativa». Dagli atti emerge anche che Cherubini vorrebbe rinegoziare l’incentivo all’esodo, ma Gabasio dice di non ricordare che cosa ci sia scritto nell’accordo. C’è pure l’ipotesi di legare il pagamento degli arretrati alla permanenza al Manchester. Una parte di quel debito è stata saldata, ma restano ancora 19,9 milioni di cui non c’è traccia nella relazione finanziaria al 30 giugno 2021", racconta La Gazzetta dello Sport.
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