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Preparazione, allenamenti e poco dialogo: gelo tra Allegri e i giocatori. Mercoledì sera…

Gianni Pampinella

La scelta del tecnico di portare la squadra in ritiro non è stata gradita dai calciatori

Momento estremamente complicato per la Juventus e Massimiliano Allegri. Dopo la clamorosa sconfitta contro il Maccabi Haifa, il tecnico ha optato per il ritiro alla Continassa fino al derby della Mole. Come riporta la Gazzetta dello Sport, la decisione di Allegri non è stata gradita dai calciatori. "Quasi tutti giudicano il ritiro una misura inutile al fine di risolvere una crisi che perdura a tutti gli effetti da inizio stagione, mentre alcuni guardano al provvedimento come una mera punizione. Di sicuro il malumore generale ha fatto sì che la squadra abbia chiesto e ottenuto di non fermarsi alla Continassa mercoledì sera. Così, il ritiro è partito ufficialmente ieri, con gli infortunati, eccellenti e non, esentati".

"Secondo qualcuno regna fin troppo la calma. Durante le due sessioni di allenamento di ieri non risulta esserci stato, infatti, un confronto diretto tra Allegri e i giocatori. Ma questa è proprio una delle dinamiche che fa storcere il naso alla squadra: il tecnico parlerebbe troppo poco con i suoi calciatori. Con conseguenze di vario tipo. La prima e più importante: confusione in campo. In più, diversi elementi non capiscono le scelte di formazione e, quando vengono esclusi dall’undici titolare, il più delle volte non ricevono spiegazioni nel merito. Nel mirino dei calciatori ci sono poi gli allenamenti e, in particolare, la preparazione fisica, giudicata da molti vecchia e superata dai tempi. Non è tanto il carico di lavoro, tutt’altro che leggero, ma la qualità delle sessioni, in cui spesso si correrebbe molto, ma a bassa intensità, con il risultato che poi in partita la squadra fatica a tenere i ritmi alti per 90’".

(Gazzetta dello Sport)