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Juventus – Inter: i numeri sul campo

Alessandro De Felice

DIFESA. I due giocatori che hanno vinto più contrasti la Juve li ha a centrocampo (Vidal 26, Asa- moah 25), l’Inter in difesa (Juan Jesus 24, Ranocchia 23): significa che la Juve va a caccia del pallone, l’Inter aspetta l’av- versario per...

DIFESA. I due giocatori che hanno vinto più contrasti la Juve li ha a centrocampo (Vidal 26, Asa- moah 25), l’Inter in difesa (Juan Jesus 24, Ranocchia 23): significa che la Juve va a caccia del pallone, l’Inter aspetta l’av- versario per portarglielo via. Il baricentro medio lo conferma: Stramaccioni (52 metri) sta quasi 4 metri più indietro di Conte (55,7 metri). La Juve pressa, induce all’errore e inter- cetta il passaggio; l’Inter atten- de, attacca e strappa di forza. I numeri lo certificano: la Juve vanta più palle recuperate (52,20 a partita contro 47,70), l’Inter più contrasti vinti (36,30 contro 29,20). In altre parole: la Juve fa un primo filtro alto che alleggerisce il compito della difesa, l’Inter spesso stende una barricata unica con mediani e difensori.La trincea bianconera ha subito 4 gol in meno (9-5). Il gap ne- razzurro è colpa dei sofferti equilibri casalinghi (5 gol subi- ti a San Siro con Roma e Siena). In trasferta, quando si chiude e riparte, l’Inter si difende meglio della Juve: 1 gol subito con- tro i 3 dei rivali.Se la difesa dell’Inter è più sot- to pressione, quella della Juve lavora di più in costruzione. Un dato solare sui due centrali: nel- l’ultimo turno Bonucci ha fatto 34 passaggi oltre la metà campo, Samuel solo 9. Per i passag- gi lunghi, Bonucci (98), vero play di scorta, è secondo solo a Pirlo (114). Il primo centrocampista dell’Inter per numero di lanci, Gargano (62), ne ha fatti 36 in meno di Bonucci. I difen- sori nerazzurri compensano coi gol: 2 (Samuel e Ranocchia); Barzagli, Bonucci e Chiellini non hanno ancora segnato in A.

CENTROCAMPO. Qui l’equilibrio salta. Il centrocampo è il regno della Juve. Abbiamo detto del contribu- to determinante del reparto nel- la fase di non possesso, aggiun- giamoci la contabilità dei gol e potremmo chiudere il confron- to. Ai 7 sigilli dei tre interni (Pir- lo 3, Vidal 3, Marchisio 1), van- no aggiunti quelli di Pogba (2), Giaccherini e Asamoah. L’Inter non va oltre i 3 gol di Sneijder, Guarin e Cambiasso. Il bottino dell’intero centrocampo neraz- zurro vale Pirlo.Ma non è solo una questione di gol, è soprattutto una questio- ne di gioco creato. Passaggi fil- tranti: Vidal (6), Pirlo (10), Marchisio (3) ne ammassano 19; tra i centrocampisti neraz- zurri solo Cambiasso (3) e Gar- gano (2) ne hanno effettuati più di uno. Occasioni create: i primi tre della Juve sono Pirlo (28), Asamoah (15) e Giacche-rini (15); oltre le 10 occasioni create, l’Inter ha due soli centro- campisti: Sneijder (14) e Cam- biasso (13). Fasce: la Juve con- ta quattro esterni con almeno 20 cross (Lichtsteiner 20, Cace- res 20, De Ceglie 21, Asamoah 24); l’Inter il solo Pereira (27). Assist limpidi, i tocchi che han- no fruttato gol: Asamoah 3, Pir- lo 2, Giaccherini 2; l’Inter ha un solo centrocampista, Cambias- so (3), con più di un assist.E’ questa poderosa produzione del centrocampo nemico a spin- gere Strama verso un 3-5-2 pro- tettivo, con il sacrificio di Cassa- no da spendere in corsa. Pare azzardato anche il 3-4-1-2 con Palacio in pressing su Pirlo e mediana bloccata. A vedere Pir- lo diventi prudente, ok, ma, al- la 11a giornata, conta più il ri- sultato o l’impressione di una prova di coraggio?

ATTACCO. Qui invece l’Inter gonfia il petto e si appunta i numeri migliori. Cassano (5), Milito (5) e Palacio (2) ne hanno già buttati dentro 12. Se Conte spreme i suoi 5 attaccanti (Gio- vinco 3, Quagliarella 3, Vuci- nic 2, Matri 1, Bendtner 0) arri- va a 9. Che l’intero attacco del- la capolista non sia ancora in doppia cifra dopo dieci giorna- te è una patologia.Gli attaccanti di Conte ci prova- no spesso. E ci mancherebbe, con quel che crea la squadra... Quagliarella (13 tiri nello specchio), Vucinic (13) e Giovinco (11) infatti hanno calciato più di Milito (11), Cassano (6) e Pa- lacio (4). Il problema non è il quanto, ma il come. Se a Cassa- no bastano 1,2 tiri tra i pali per fare un gol, se a Palacio ne ser- vono 2 e a Milito 2,2; sono inve- ce necessarie ben 6,5 conclusio- ni per vedere un gol di Vucinic,4,3 per Quagliarella, 3,7 per Giovinco. Conte ha cicale che sperperano, Strama esecutori letali. Il merito dell’attacco ne- razzurro è doppio, perché, co- me visto, non ha alle spalle una macchina da gioco. Lo dimostra la graduatoria degli assist. Milito e Cassano affiancano Cambiasso in vetta a quota 3, segue Palacio con 2. Riassu- mendo: Palacio, Milito e Cassa- no hanno collezionato 12 gol e 8 assist. Segnano e fanno se- gnare. Dal produttore al consu- matore. La squadra difende, al gol ci pensano loro: costruirlo, realizzarlo, festeggiarlo...E proprio perché il tridente of- fensivo è tanta parte della forza dell’Inter, Stramaccioni ci penserà molto prima di sacrificarne un pezzo. La tentazione di scagliarlo in blocco contro la Signora è tanta.