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Quattro anni fa il trasloco dalla Francia, oggi i playoff scudetto: sensazioni?
"All'inizio non è stato facile, perché non sapevo l'italiano. Appena arrivato mi sono messo a studiare e dopo due mesi iniziavo già a capire, mentre sul campo in Francia non giocavo in una squadra professionista: qua i miei nuovi compagni erano già pronti, avevano fatto il ritiro e fisicamente dovevo recuperare. Poi però mi sono abituato e mano a mano è andato tutto meglio: tatticamente sono migliorato molto, ma anche dal punto di vista della personalità. E poi ora ho consapevolezza di quali siano i miei punti forti. Ora vogliamo vincere".
Con il Sassuolo sette gol fatti e nessuno subito in campionato...
"Non sottovalutiamo nessuno, sono partite difficili. È una buona squadra, faremo di tutto per vincere: gioca molto bene a calcio e quindi dobbiamo stare attenti al loro palleggio, ma siamo pronti. Abbiamo preparato la semifinale come abbiamo fatto per tutte le altre partite, siamo sul pezzo. Pensiamo anzitutto a una partita per volta, faremo di tutto per questo scudetto. La partita è molto importante, è vero, ma cerchiamo di stare sereni: andremo in campo con la massima attenzione e la massima volontà di vincere. Speriamo andrà bene".
Il capitano Aleksandar Stankovic ribadisce sempre il concetto di gruppo.
"Quando uno è in difficoltà andiamo subito ad aiutarlo e questa unione si sente in campo: secondo me è uno dei nostri punti di forza. È grazie al fatto che siamo davvero così uniti che siamo riusciti a fare questo percorso".
Ha legami speciali all'interno del gruppo?
"Sarr è come un fratello per me, è il primo che mi ha aiutato quando sono arrivato in Italia. Passo tempo con lui anche fuori dal campo, perché usciamo insieme. In campo mi trovo bene con lui e anche con Owusu, ma sono tanti i giocatori che potrei nominare perché siamo davvero un bel gruppo. Giocare con bravi calciatori che capiscono calcio è facile".
In Youth League non è andata bene come in campionato, invece...
"Non è la stessa cosa, perché affronti squadre che hanno l'identità del loro Paese e poi a livello di fisico le squadre hanno qualcosa in più. Il percorso in Youth League ci ha però insegnato cose che abbiamo poi applicato in campionato: per me, per esempio, è stato utile affrontare squadre più forti e trovarmi a non dover mollare per uscire dalle difficoltà".
Com'è stata l'esperienza di essere a contatto con la prima squadra?
"Bellissima, me lo ricorderò per sempre. Sogno di giocare con grandi campioni e all'Inter ce ne sono tanti: allenarsi con loro è stato divertente e, anche se non ho ancora esordito, lavoro duro ogni giorno sperando di riuscirci in futuro".
Com'è l'approccio di Simone Inzaghi con i giovani della Primavera?
"È molto bravo! Ci dà consigli, parla con noi e ci aiuta".
Ad Appiano Gentile hai studiato qualcuno in particolare?
"Lautaro Martinez. Mi piace molto come giocatore, ci ho parlato qualche volta e mi ha dato dei consigli: io li ascolto e cerco di migliorare. Lui è sorridente come in partita, poi con il pallone è davvero forte".
Il presente sono i playoff Primavera, ma come ti vedi tra un paio di anni?
"Sinceramente, sono concentrato sul presente. Nella mia testa ora c'è soltanto vincere con il Sassuolo e il campionato Primavera. Quando ho una cosa in testa, c'è spazio solo per quello...".
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