"Per la prima volta dopo almeno un lustro, l'Inter non è più al servizio di Mauro Icardi. Questo è quanto scrive il Corriere dello Sport, che spiega come la nuova Inter voluta da Spalletti disponga di elementi che pongono altre qualità davanti all'altruismo in zona gol.
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Keita e il sottinteso di lesa maestà: dopo un lustro Icardi non è più il fulcro dell’Inter
Con gli arrivi di Lautaro Martinez, Keita, Nainggolan e Politano, il bomber argentino non è più l'unico terminale della squadra nerazzurra
"“Il primo tema da mettere sotto la lente di ingrandimento - però - è la fine della centralità assoluta del bomber.Questo è il primo campionato (da almeno un lustro) in cui la squadra non è più al servizio esclusivo del talento di Maurito. Persino Wanda Nara è impegnata ad esordire altrove, sulla scoppiettante panchina di Tiki Taka. Il Capitano è il centravanti tecnicamente più completo del campionato italiano: ma ciò che il fuoriclasse costruisce in campo, deve pur sempre convivere con la testa saturnina e il carattere umorale del ragazzo che scriveva nella sua autobiografia di voler “importare” teppisti dalle favelas per castigare i tifosi nerazzurri. Anche adesso, che l’età e le prove della vita lo hanno maturato, sia la squadra che il giocatore devono abituarsi all’idea che la cattedrale del gioco nerazzurro non si chiude necessariamente con le campane di un solo bomber. Oggi, quando Keita punta l’uomo, capisci che la sua prima intenzione è il tiro, intuisci il sottinteso di una potenziale lesa maestà. Se persino lo spettatore fatica a metabolizzare l’idea che la monarchia assoluta di Icardi in un modo o nell’altro si debba costituzionalizzare, immaginate quanto costi a lui e allo spogliatoio”.
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