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Keita vuole chiudere con la Lazio. L’Inter? Non c’entra perché…

Non si tratta di un semplice mal di pancia: questa volta la Lazio e Keita hanno rotto sul serio

Riccardo Fusato

Non si tratta di un semplice mal di pancia: questa volta la Lazio e Keita hanno rotto sul serio. Il giocatore della Lazio  ci ha messo la firma attraverso una lettera apparsa su Twitter. Il giorno dopo aver disertato la convocazione per Auronzo lo spagnolo ha lanciato accuse pesantissime alla società. «Non mi ascoltate e allora mi fermo». Come diceva il testo di una vecchia canzone, non gioco più e me ne vado. Un caso gigantesco. La rabbia di Lotito e Tare, seppur in silenzio, è montata ancora di più. Multa pesantissima al giocatore, riunione a Villa San Sebastiano nel pomeriggio per studiare la strategia. Dal punto di vista mercato non cambia. Dicono di non aver ricevuto proposte e di considerare Keita non cedibile. Sotto il profilo disciplinare il giocatore verrà punito. Ma chi c'è dietro il malcontento di Keita?  Non si tratta di società italiane. Keita era stato accostato a Inter e Juve, in realtà avrebbe una proposta dall’estero ritenuta inadeguata dalla Lazio. Probabile l’Atletico Madrid e non il Real di cui si era parlato un mese fa. Keita se ne vuole andare, il suo nuovo agente, Roberto Calenda, sta conducendo da qualche settimana una trattativa durissima per il rinnovo. Secondo alcune indiscrezioni, avrebbe chiesto uno stipendio da 1,5 milioni di euro, il doppio rispetto a quanto percepiva nella passata stagione (650 mila euro netti).

(Corriere dello Sport)

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