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Inter, Klinsmann: “Barella incredibile, Lautaro mi somiglia. Derby? La vedo così”
Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Jurgen Klinsmann, ex attaccante dell'Inter, ha parlato in vista del derby di domani contro il Milan, partendo dalle stracittadine dei suoi tempi: "Era uno spettacolo: lo stadio era pieno, ma, all'epoca, se ci fossero stati 500mila posti sarebbero stati comunque venduti tutti i biglietti. E si percepiva. C'era elettricità in città. Una volta, nella settimana del derby, mi fermò l'operatore al casello per parlarmi e caricarmi in vista della partita col Milan. Dietro di me si creò una fila di macchine, in molti suonavano il clacson infastiditi perché non capivano cosa stesse succedendo. L'operatore però non alzò la sbarra per farmi passare finché non gli promisi che avrei segnato. Il derby di Milano è la massima espressione del calcio italiano. Per tecnica, passione e ambizione. Immergersi in quell'atmosfera era entusiasmante".
Le sfide fra Inter e Milan le suscitano ancora emozioni?
"È inevitabile. Sono ancora un tifoso dell'Inter. Ho diversi amici che saranno allo stadio. Spero con tutto cuore che vinca l'Inter. So che per i tifosi è una partita importantissima. È l'argomento principe per settimane, sia prima che dopo. Il derby domina la città. E ora che, a differenza di quanto accaduto negli ultimi 10 anni, entrambe le squadre sono salite di livello, c'è ancora più elettricità".
Che pensa dell'Inter di oggi?
"Simone Inzaghi è un ottimo allenatore. Ha fatto molto bene con la Lazio, penso che l'Inter sia in buone mani. Sono rimasto deluso dalla decisione di Lukaku di andarsene. Pensavo che avrebbe avuto voglia di giocarsi la Champions da campione d'Italia. Anche la cessione di Hakimi è pesante. Dzeko e Correa però si sono inseriti molto bene. Edin l'ho sempre stimato. Trasmette grande calma, grande sicurezza. Correa è più giovane, ha un ottimo bagaglio tecnico. Il cuore della squadra però, Handanovic, De Vrij, Barella, Lautaro, è rimasto intatto e questo è importante quando arriva un nuovo allenatore. Poi ho una passione per un giocatore in particolare...".
Sarebbe?
"Barella. È eccezionale. Il suo rendimento, sia con l'Inter che con la nazionale, è incredibile. Anche grazie a lui, oltre che a Bastoni, altro giovane interessante, la squadra può continuare a crescere".
Barella le ricorda Matthäus?
"Lothar era unico. Correva tantissimo, era dinamico, aveva un tiro molto potente, aveva molto carisma. Barella gioca a livelli altissimi e continua a crescere. Mi piace perché è freddo, anche sotto porta. È sempre lucido, ma credo siano due giocatori diversi, anche fisicamente".
In quale attaccante moderno si rispecchia?
"Non spetta a me dirlo. Ma sicuramente Dzeko e Correa sono molto diversi da me. Quello che mi assomiglia di più è Lautaro".
Chi è favorito?
"Credo che ci sia davvero equilibrio massimo. Il Milan ha ritrovato Ibrahimovic, che dà fiducia a tutta la squadra. L'Inter, che ha vinto in Champions, sta trovando continuità. Gli episodi saranno decisivi".
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