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Che ne pensa di Taremi, invece?
—«Mi piace molto. Quando c’è da segnare, segna. L’ha sempre fatto. E poi sa anche giocare per la squadra e fare assist. Lui e Lautaro insieme li vedo bene».
E lì davanti servirebbe una punta in più?
—«No, l’Inter sta bene così. Quando hai Taremi, Lautaro, Thuram e magari Arnautovic, non serve aggiungere un altro attaccante. Potrebbe anche minare gli equilibri dello spogliatoio».
In che senso?
—«Beh, quando si è in tanti poi chiunque desidera giocare di più e rendersi protagonista, funziona così da sempre. Non avrebbe senso aggiungere un’altra punta, l’Inter è già fortissima così. Resta la favorita per il titolo anche per il prossimo anno».
Ora Lautaro è chiamato a confermarsi. Che anno sarà il suo?
—«Un anno infinito. A fine stagione ci sarà anche il Mondiale per club, ma non avrà problemi. La fascia gli ha dato responsabilità. L'argentino è un campione assoluto, si può collocare serenamente tra i più forti al mondo nel suo ruolo».
Avrebbe giocato anche nella sua Inter?
—«Certo, senza dubbio. Magari avrebbe preso qualche “calcione” in più, perché negli anni Ottanta e Novanta si davano randellate di un certo tipo agli attaccanti, soprattutto quelli veloci come lui, ma avrebbe segnato comunque».
Insomma, il prossimo step del Toro?
—«Vincere la Champions League. Gli manca solo quella. E anche lì ha una rivincita da prendersi».
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